Juventus-Spezia 3-0, Bernardeschi e Morata danno la scossa

3 anni fa
Tempo di lettura: 3 minuti
di Leandro De Sanctis

Juventus-Spezia 3-0, Bernardeschi danno la scossa e trasformano la Juve grigia e anonima del primo tempo in una squadra che per quasi mezzora è tornata a sembrare tale. Lo Spezia messo in campo da Italiano ha retto per un’ora, soffocando il gioco juventino senza rischiare realmente, a parte l’invenzione di Ronaldo che ha sfiorato il gol colpendo il palo. Ma su iniziativa personale, non a capo di una trama di gioco.
Ma dopo un’ora molto Spezia…ta e con un bianconero ingrigito e privo di entusiasmo, Pirlo ha pescato i jolly dalla sua panchina. Bernardeschi e Morata al posto di McKennie e Frabotta. Morata ha realizzato il gol più veloce da subentrato. Prima azione dei due. Bernardeschi (che in teoria giocherebbe da terzino) se ne va sulla fascia sinistra in maniera irresistibile e caparbia. Palla al centro e Morata si avventa sul primo palo, battendo il portiere Provedel. Inizialmente annullato per fuorigioco dell’ex fiorentino, la VAR ristabilisce la verità e i bianconeri festeggiano, la fine di un incubo. Una vera e propria scossa, perché la Juve ora si riveste da Juve, attacca, parte in contropiede, diventa pericolosa e raddoppia con Chiesa (al secondo tentativo, in acrobazia da terra), di nuovo su iniziativa di Bernardeschi. A Ronaldo l’onore del 3-0, come in altre occasioni raccoglie gloria alla distanza dopo le sofferenze. C’è anche tempo per un rigore fischiato dalla VAR per un contatto tra Demiral e Galabinov. Ma Szczesny si tuffa dalla parte giusta e lo para, raccogliendo applausi in una serata che non lo ha visto impegnato.
La Juve della prima ora è una squadra spenta, senza entusiasmo e senza identità. La Juve dell’ultima mezzora autorizzerebbe speranze, sia contro la Lazio sabato che poi nel difficile impegno di Champions con il Porto. Ulteriore nota positiva la prova di Bentancur, più concentrato e preciso del solito, senza grosse sbavature difensive, in una squadra che oggi ha dovuto fare a meno anche di De Ligt.

Ronaldo, ma come si fa a discuterlo?

E pensare che c’è ancora chi mette in discussione Cristiano Ronaldo. Anche stasera, in un primo tempo con isolati esangui sprazzi di vitalità, quando gli è arrivata una palla sulla fascia sinistra, poco fuori l’area, si è acceso. Una fina, un tiro a giro, palla sul palo, gol sfiorato di un nulla. E stiamo parlando di una palla recapitatagli fuori area,
E’ vero che a volte Cristiano Ronaldo ha sbagliato passaggi facili, ha fallito gol possibili, ma se la Juve ha una vaga possibilità di entrare nella Champions League, lo deve esclusivamente ai gol del portoghese. Cristiano forse non ha mai giocato in una squadra che gli serve così poche palle allettanti.
Sicuramente la Juve di quest’anno non è all’altezza di Ronaldo ed è comprensibile che qualcuno si sia chiesto a cosa serva avere un fuoriclasse del genere, sbandierando ambizioni in Champions, se poi attorno non si assembla una squadra in grado di valorizzarlo e di ricavarne il massimo.
Ma anche in una serata cominciata con un tempo regalato allo Spezia, alla fine Ronaldo ha trovato la via della rete, toccando quota venti nella sua seicentesima partita di campionato. Per la dodicesima stagione Ronaldo ha toccato quota 20 reti: solo lui c’è riuscito nei cinque maggiori campionati europei. E non c’è dubbio che con un centravanti come Morata al suo fianco, l’attacco bianconero diventa degno della definizione della parola attacco.