Shawn Phillips dalla stazione di Torino all’Olimpiade con Miura-Kihara

Shawn Phillips dalla stazione di Torino a Pechino 2022 con Miura-Kihara.
Una storia “di appendice” sull’Olimpiade di Pechino appena conclusa. Una storia che vi vogliamo raccontare dalla fine. Pattinaggio di figura, libero che assegna le medaglie delle coppe, 19 febbraio penultima giornata olimpica. Scendono in pista i giapponesi Riku Miura (20 anni) e Ryuichi Kihara (29) che sono ottavi dopo il corto e in carriera vantano un decimo posto ai Mondiali 2021 e due podi nella stagione in corso del Grand Prix. Nel corto si erano esibiti sulle note di Hallelujah di Leonard Cohen nella versione di Kathryn Dawn Lang: non male!
Parte la loro gara e parte la musica. La riconosco alle prime note. Tenetevi forte perché vi dico il titolo del brano: She was Waiting For Her Mother At The Station in Torino And You Know I Love You Baby But It’s Getting Too Heavy To Laugh. Nel programma ufficiale viene indicata semplicemente come Woman.

Miura e Kihara FOTO NHK
Miura e Kihara FOTO NHK

Shawn Phillips noto in Giappone, ecco il segreto

Ma cosa ci fa una donna “che stava aspettando sua madre alla stazione di Torino” a fa esclamare al suo presunto compagno “Tu sai che ti amo ma sta diventando troppo difficile ridere” come musica di accompagnamento dei salti di due giovani giapponesi? Cosa c’entra la stazione di Torino, città dove peraltro si è disputata un’Olimpiade invernale, con le coreografie nipponiche? Soprattutto cosa ci fa il pezzo d’apertura del mitico album “Second Contribution” del lontano 1971 del nostro amato Shawn Phillips?
Scopriamo così che Shawn Phillips, non proprio un cantautore di primo piano, vanta una sua notorietà in Giappone perché il suo ex manager aveva spedito una scorta di suoi CD in quelle terre negli Anni 70 e gli aveva fatto vincere un “songwriting contest” a Tokyo. Ci mancano alcuni passaggi successivi ma ora c’è da spiegare cosa ci facesse Shawn a Torino mentre la sua amata aspettava la madre.

Per 13 anni visse a Napoli, lo conoscemmo grazie a Cascone

E qui bisogna risalire al periodo “napoletano” dell’artista che ha vissuto a Positano per 13 anni, dal 1967 al 1980, tornando in America dopo che la casa sulla Costiera fu distrutta dal terremoto che aveva infranto anche il suo sogno d’amore. I miei coetanei appassionati di musica ricorderanno quando un altro personaggio indimenticabile, Raffaele Cascone, passava i brani di Shawn Phillips a “Per Voi Giovani” di cui fu conduttore radiofonico sulla Rai dal 1971 al 1975. Ebbene proprio Cascone recentemente ha ripercorso la vita di Shawn Phillips in un’intervista che potete rintracciare su “Positano News”. Una serie di perle della vita del cantautore, figlio di uno scrittore di controspionaggio amico di Raymond Chandler, nato a Forth Worth in Texas ma vissuto fra Tahiti e le Canarie, fidanzato con Mama Cass dei Mamas and Papas, approdato fra mille vicissitudini in Inghilterra alla corte di Donovan da cui si separò per la mancata attribuzione come autore del brano “Season of the with” e infine sbarcato a Positano a casa di Giulio Gargiulo , il falegname-filosofo di Positano amico dei Vip recentemente scomparso. Quel che ci interessa è che Shawn Phillips ha creato a Positano i suoi album fino a Trascendence del ’78, ha influenzato pesantemente la musica napoletana degli Anni 70, ispirando fra gli altri Pino Daniele e Alan Sorrenti, ha partendo alla nascita dei Napoli Centrale e ha co-firmato l’album Naus (ricercatissimo dai collezionisti) di Armando Piazza, anche lui recentemente scomparso.

L’album Continuance è l’ultima perla


Un artista seminale purtroppo rimasto di nicchia per l’ostracismo delle case discografiche che mentre si accostava alla soglia degli 80 anni col suo cuore malandato è diventato artista di culto anche in Sudafrica e nel 2017 ha realizzato con un nuovo gruppo di musicisti la perla “Continuance” album di immutata ispirazione che vi invitiamo ad ascoltare.
Per la cronaca grazie a Shawn Phillips i nostri pattinatori giapponesi hanno ottenuto il quinto posto nel libero e sono risaliti al 7° posto finale ma questa è un’altra storia…

Fausto Narducci

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