Juventus-Torino 4-1, ma a San Siro senza Dybala e de Ligt

Juventus-Torino 4-1, ma a San Siro senza Dybala e de Ligt. La Juventus supera di slancio l’ostacolo del derby e della calura pomeridiana ma in prospettiva accusa due seri problemi in vista della trasferta di martedì prossimo a San Siro contro il Milan. Fatali i cartellini gialli sventolati dall’arbitro Maresca: de Ligt è stato ammonito in occasione del rigore concesso al Torino nel terzo minuto di recupero del primo tempo, e poi Dybala nella ripresa per una presunta simulazione (in realtà le immagini televisive hanno mostrato il tocco iniziale del granata sul suo piede: ma Paulo avrebbe dovuto comunque evitare di lasciarsi poi cadere con disinvoltura). Dybala e de Ligt non giocheranno contro il Milan e sono due assenze pesantissime visto che riguardano i due uomini più in forma, oltre a Bentancur, della squadra bianconera.

Dybala, ancora un gol apriscatole

Anche nel derby Dybala ha segnato il gol (il quinto consecutivo) che ha indirizzato la sfida dopo appena due minuti di gioco: un assist di Cuadrado (ancora molto bravo) e via con lo slalom ormai abituale, concluso con un sinistro (che è stato anche deviato da Izzo) e che ha inesorabilmente superato Sirigu.
Una buona Juventus avrebbe potuto segnare di più nel primo tempo, se Bernardeschi non si fosse incaponito oltre misura nell’azione personale e fosse stato più preciso. Il raddoppio è stato innescato da un azione che ha visto Ronaldo involarsi per poi appoggiare in area a Cuadrado, che ha dribblato Lyanco e poi insaccato. A dimostrazione che spesso più del possesso palla, sono importanti e spettacolari anche i rovesciamenti di fronte, il sempre valido contropiede in campo aperto.
La Juve non ha rischiato praticamente nulla nei primi 45 minuti, ma nell’era del Var un tocco di mani di de Ligt su tiro di Verdi è stato valutato da rigore. Si è detto tante volte: ormai nei tocchi di mano non si tiene più conto del gioco e dei movimenti congrui del corpo. Solo telecronisti che guardano altrove hanno potuto affermare che l’olandese non fa nulla per tirare via il braccio, quando è evidente che proprio quel movimento stava facendo. Ma nel calcio semivirtuale ormai le cose vanno così: per de Ligt è il terzo rigore procurato dopo Inter e Lecce.

Cristiano Ronaldo, primo gol su punizione

Belotti dal dischetto ha così ridato fiato a un Torino che ha avuto un insperato ritorno di fiamma nella ripresa. Per due volte Rabiot, che non aveva giocato male il primo tempo pur senza lampi di personalità, si è fatto rubare palla facendo ripartire il contropiede granata. Del francese ormai si può apprezzare più che altro che non faccia danni. Ma a cosa serve un giocatore così? Torino più deciso e Juve meno brillante.
Ci pensava Cristiano Ronaldo a ridarle calma, con il suo primo gol juventino segnato su punizione, al quarantatreesimo calcio, dopo ben 42 tentativi vani. L’ultimo lo aveva realizzato nel 2017 con il Real Madrid. Per il portoghese ventinovesimo gol in 38 partite stagionali (l’anno scorso ne fece 28). Allo scadere un velenoso cross di Douglas Costa metteva ansia a Djidji che lo deviava nella propria porta. In precedenza i granata avevano timidamente protestato per un contatto fortuito in area tra Cuadrado e Belotti, ormai impossibilitato a raggiungere e giocare la palla. A termini di regolamento il contatto era sanzionabile con il rigore.

Una Juventus convincente per gran parte della partita, anche se Rabiot e Bernardeschi non hanno combinato granché e mi è parso anche meno brillante Matuidi quando è subentrato. Bene Bonucci (alla partita numero 400 in bianconero) e de Ligt, sempre sicuro e prezioso Cuadrado, autorevole Bentancur uomo ovunque, fondamentale Dybala, mentre Ronaldo è stato bravo nell’assist del 2-0 e nella punizione, oltre che nel cercare fino all’ultimo secondo il gol, con la fame tipica dei camopioni e che spesso anche la Juventus ha messo in mostra in questi ultimi nove anni. Ma a voler essere pignoli non mi è parso in una delle sue giornate migliori. Ma come si è visto anche quando non è al massimo, riesce ad essere determinante.

Lazio-Milan 0-3, Juve a +7

In serata poi sarebbe arrivato il regalo dall’Olimpico: il Milan ha sconfitto i resti della Lazio con un netto 3-0 lanciando la capolista Juve a +7. Ma anche dando un chiaro segnale sulla difficoltà e le insidie della trasferta di martedì, in casa di un Milan cresciuto e di nuovo con Ibrahimovic. Ricordiamo quanto fece soffrire la Juve nella semifinale di andata della Coppa Italia.

Le immagini VAR

Juventus-Torino 4-1. Il VAR ha decretato il rigore per il Torino per la palla che ha toccato il braccio di de Ligt, che era in movimento per toglierlo
Juventus-Torino 4-1. Il VAR ha decretato il rigore per il Torino per la palla che ha toccato il braccio di de Ligt, che era in movimento per toglierlo

Juventus-Torino 4-1

Marcatori: Nel primo tempo al 3′ Dybala, al 29′ Cuadrado, al 50′ Belotti su rigore. Nel secondo tempo al 16′ Cristiano Ronaldo, al 42′ autorete di Djidji.

Il record di Buffon: 648 partite in Serie A

Il portiere juventino Gigi Buffon è diventato il recordman assoluto per le presenze in serie A, 648, staccando anche Paolo Maldini, a 647. Il portiere della Juventus, 42 anni compiuti lo scorso gennaio giocherà con il club bianconero fino al 2021

Leandro De Sanctis

Torna in alto