ATLETICA Schwazer vittima di un’atletica corrotta

Il caso Schwazer bis si è arricchito di un’altra vergognosa tappa, che non fa che confermare quanto marcio ci sia attorno a questa vicenda. Ma il potere è talmente arrogante e sicuro della sua capacità di fare, disfare e mettere a tacere ogni porcata, che non si cura minimamente delle apparenze, non si preoccupa di mantenere nemmeno un ipocrita velo di garantismo e di legalità su una vicenda che più tempo passa e più, ad ogni tappa, si rivela per quello che è. La parola complotto è passata di moda e spesso viene usata a sproposito, diciamo allora che questo caso inventato di doping è stato un delitto sportivo perfetto, compiuto da organismi a cui dello sport non interessa nulla, se non l’aspetto economico che deriva dall’esercizio di potere. 
Un intero governo (che indagini hanno dimostrato già essere stato corrotto e autore di ogni tipo di nefandezza), decine di dirigenti che andrebbero rottamati e radiati per ripartire su basi di vera pulizia. 
Ora perfino la nuotatrice Federica Pellegrini l’ha capito che in un contesto del genere, nessun atleta pulito è garantito, il potere, in questo caso si parla di atletica, può far risultare positivo un atleta che non si è dopato. Un piano concepito in ogni dettaglio, a cominciare dalla data del prelievo che avrebbe costretto ad una consegna ritardata del campione perchè l’1 gennaio il laboratorio di Colonia era chiuso.
Ma di quello e delle anomalie successive si è parlato già molto e chi ha voluto ragionare, ormai ha compreso la verità.
Restiamo all’ultimo cpaitolo, il Tas che dovrebbe essere l’ultimo garante al di sopra delle parti, ha evidentemente lasciato che fosse la Iaaf a decidere il quando e il come per ascoltare la difesa di Schwazer. Ma in quale processo si lascia che a decidere cosa e quanto ascoltare delle prove portate a difesa sia una delle parti? Se si reputa necessario ascoltare la difesa, perchè legarle le mani dietro la schiena e metterle il bavaglio?  Se si è ammesso che una imponente documentazione ha indotto a richiedere l’audizione, come si fa a svilire tutto e accettare il rito abbreviato? Non è la verità che si cerca? Non dovrebbe essere interesse dell’atletica tutelare un eventuale innocente?
C’era da scommetterci. Quale era l’ultino giorno utile per fare più danni al bersaglio Schwazer? Beh, i Giochi olimpici cominciano il 5 agosto, dunque il 4 agosto. E così è stato. La data del 27 luglio è stata cancellata e riscritta. Il Tas ha fatto una figura barbina, dimostrandosi una sorta di ente fantoccio manovrato da un puparo esterno, in questo caso la Iaaf, che ha dimostrato di voler salvaguardare solo se stessa e le sue azioni, infischiandosene degli atleti, una volta di più e firmando la sua condanna all’auto delegittinazione. Bisogna essere degli illusi, o essere in malafede, per continuare a vedere come organismi rispettabili chi dimostra con fatti e misfatti di essere (e in effetti lo è) essenzialmente un centro di potere, spesso utilizzato con fini personali o di interessi economici o lobbistici, piuttosto che al servizio dello sport e degli atleti, per lo sviluppo di una disciplina sportiva che esce con le ossa rotte e senza più alcuna credibilità da questo falso caso di doping.

 Le parole di Donati e Schwazer
“La federazione internazionale di atletica – ha detto Sandro Donati ai microfoni di Premium Sport
– ha portato a compimento un piano di eliminazione nei confronti di
Schwazer che è stato studiato a tavolino fin dal primo gennaio, quando
ha programmato uno strano controllo antidoping: una sorta di bomba a
orologeria che ha poi fatto esplodere a giugno, così tardi che a quel
punto è diventato difficilissimo difendersi”.
“Questa mossa finale – prosegue Donati – è di un’arroganza e di una viltà senza
limiti, un’indagine giudiziaria francese ha dimostrato che questa
federazione è corrotta gravemente, ma nonostante questo il Ceo continua a
lasciarla operare e commettere ulteriore danni gravi. Alex è stato distrutto nel morale e nelle
energie nervose. Ha tentato con tutte le sue forze di reagire e di
allenarsi al meglio ma ora siamo arrivati alla parola fine, viene
eliminato con gli imbrogli un atleta di grande talento e con lui stanno
provando a mettere a tacere per sempre anche me”.
 “La Iaaf si è tirata
indietro dall’udienza del 27 dicendo che non vogliono nemmeno testimoni e
nemmeno il dibattito. Con questa lettera inviata al Tas, che ci aveva
dato l’opportunità di difenderci, la Iaaf ha fatto capire chi davvero
comanda – dice Donati all’agenzia Agi -. Hanno precisato che
preferiscono il rito breve, quindi con poche domande. Noi, invece,
volevamo esprimere tutte le nostre contestazioni, come, per esempio, la stranezza del viaggio
delle urine di Alex e tutta la serie di ritardi commessi dalla Iaaf.
Questa è una storia di cani che non si mordono tra di loro poiché anche
per Losanna è lampante che la Iaaf fino ad oggi non ha fatto altro che
impedire il diritto alla difesa ad Alex”.
Alex a Radio Capital: 
“Se mi hanno rubato la possibilità di vincere una medaglia? No, di vincere la gara. Che è diverso”.  “Se
l’udienza è il giorno prima dell’apertura dei Giochi Olimpici, con
assenza di dibattito e con il giudice già stabilito c’è poco da dire.
L’unica cosa che posso fare è continuare ad allenarmi: se il Tas si
comporterà da Tas, saranno loro e non la Iaaf a stabilire quando ci sarà
l’udienza. La mia speranza è quella”, aggiunge. “Come mi sento? Ho
vissuto momenti migliori. Non so cosa dire. Sono gli altri che decidono
per noi. Noi possiamo solo reagire. Cosa farò se mi
impediranno di andare a Rio? Ne parlerò quando sarà il momento”.
 https://www.vistodalbasso.it/2016/07/07/atletica-schwazer-deve-poter-essere/

 https://www.vistodalbasso.it/2016/06/29/atletica-perche-la-fidal-e-cosi-passiva/

Leandro De Sanctis

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