Molecole | Recensione film

Molecole è il documentario che Andrea Segre ha girato a Venezia, quando è rimasto bloccato dalla forzata clausura a causa della pandemia, del Covid 19. Era andato a Venezia per un documentario che trattasse il tema dell’acqua alta e del turismo che da un lato contribuisce ad affondare la città, ma dall’altra tiene economicamente in vita chi ha scelto di rimanere e di proseguire le sue attività.
La permanenza obbligata nella casa dove visse i primi anni della sua vita ha però cambiato molto i suoi progetti.
Il documentario su Venezia si è trasformato ed arricchito. Foto e filmati di famiglia, lettere che scriveva al papà Ulderico. Un viaggio nella sua infanzia, quando per un bambino era difficile capire, carpire dettagli, sfumature, parole e silenzi di un padre, ordinario di Chimica Fisica, che ha dedicato anni e anni del suo lavoro ad analizzare particelle e reazioni chimiche, cercando spiegazioni all’imprevedibilità della vita.
Era malato di cuore, con la consapevolezza appunto del fattore imprevedibile che avrebbe potuto porre fine alla sua esistenza.
Molecole è uno splendido lavoro, in linea con la cinematografia documentaria di Andrea Segre, ma arricchito con il tema del ricordo personale e familiare, che si è affiancato superando l’obiettivo di partenza. C’è una Venezia deserta come mai sarebbe stato possibile vederla. Luoghi abitualmente affollatissimi, spogliati della presenza umana, delle grandi navi, del moto ondoso creato dai vaporetti. Le acque della Laguna solcate dalle gondole dei residenti, il racconto dei pescatori, il dialetto veneziano, l’acqua alta che per 55 giorni l’anno affligge chi abita nella città più particolare del mondo.
La bellezza nascosta di Venezia e della case veneziane, perfino nelle ore più drammatiche, con i locali attrezzati per arginare l’invasione delle acque. La voce dei gabbiani, i piccioni di piazza San Marco spariti e presumibilmente affamati, in un altrove lontano delle abitudini e dai turisti che danno loro da mangiare.
Ma grazie alla svolta intimistica e psicanalitica, Molecole è diventato l’opera più personale di Andrea Segre. Un dialogo interiore, tra l’Andrea bambino e l’adulto di oggi, che si è trovato di fronte alla sua infanzia, a fotografie e filmati che hanno riportato tutto a galla. Un padre nel tempo sempre più distante, con tante domande che non hanno avuto risposta. E quell’ultimo incontro così struggente nel ricordo, anche bello e malinconico. Con l’autoscatto che resta l’immagine simbolo di questo viaggio e del film. Una molecola fondamentale del rapporto tra Andrea e Ulderico Segre.

Molecole, scheda e trailer

MOLECOLE – Italia 2020. Regia: Andrea Segre. Durata: 70 minuti.

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