CALCIO Atletico Madrid-Juventus 2-2

Debutto positivo per la Juventus in Champions League. Positivo ma anche amaro perché in casa dell’Atletico Madrid i bianconeri si erano trovati a condurre per 2-0, prima di farsi raggiungere al 90 dal gol di Herrera. Due gol subiti da calci piazzati, una costante negativa per una difesa che anche nelle scorse stagioni, in assetto ideale, lamentava problemi sui calci piazzati, sui colpi di testa che la punivano come è accaduto stasera al Wanda. La storia dice che degli ultimi 12 gol subiti dai torinesi in Champions League 9 sono arrivati su palle inattiva e tre con colpi di testa. In questa stagione poi sono stati ben quattro su cinque le reti subite in questo modo.

Altro che Firenze

Rispetto alla pessima partita di Firenze, si è vista ben altra Juve e va sottolineata la scelta opportuna di Sarri che ha spostato il pimpante ed esperto Cuadrado sulla fascia, ma avanti e non terzino, preferendolo al discontinuo Bernardeschi di quest’avvio di stagione. La Juventus ha giocato un’ottima partita, dimostrando di poter condurre il gioco con personalità ed autorevolezza, nonostante le qualità di un Atletico ringiovanito ma sempre talentuoso e caratterialmente ineguagliabile.
Matuidi è stato protagonista di una prova maiuscola (aveva segnato anche a Madrid contro il Real due Champions fa…), Cuadrado ha colpito ancora in trasferta finalizzando un’azione limpida: dall’area lancio lungo perfetto di Bonucci verso Higuain, che scatta, controlla e regala un passaggio verticale al colombiano (quarto gol, bellissimo, fuori casa in Champions con la Juve) che lavora la palla e insacca all’incrocio dei pali confermando quanto possa essere prezioso anche nella Juve sarriana.
Per vincere è mancata attenzione in quelle due palle inattive, come ha rilevato Bonucci. Ci si perde sempre l’uomo che la butta dentro. Ed è mancata lucidità in un paio di azioni offensive che hanno visto Cristiano Ronaldo ben piazzato non essere servito da compagni che hanno preferito tirare. Però si è visto un bel gioco, belle trame offensive, decisione e controllo palla. Niente a che vedere con l’abulica prestazione di Firenze, una delle più brutte in trasferta degli ultimi anni.
Però è anche vero che se si va sul 2-0 fuori casa, bisogna portar via i tre punti. Vincere avrebbe significato mettere una seria ipoteca sul primo posto, fin dalla prima partita, Bene Dybala nei dieci minuti finali, Ronaldo ha sfiorato un gol fantastico nel recupero (ironico ed eloquente il gesto rivolto al pubblico dopo il suo quasi gol finale: vi siete messi paura eh…Lo stesso gesto che aveva rivolto ai compagni mesi fa, nella serata dell’eliminazione ad opera dell’Ajax).
Dopo l’ora di gioco contro il Napoli, questa bella partita di Madrid: più alto è il livello dell’avversario e meglio si esprime la Juventus. Per ora può andar bene così. La Lokomotiv Mosca conduce il girone avendo vinto in casa del Leverkusen ma solo grazie ad una leggerezza del portiere tedesco che ha regalato l’assist involontario per il gol che ha deciso la partita.

ATLETICO MADRID-JUVENTUS 2-2


RETI: Cuadrado 3′ st, Matuidi 20′ st, Savic 25′ st, Herrera 45′ st

ATLETICO MADRID: Oblak; Trippier, Savic, Gimenez, Renan Lodi (31′ st Vitolo); Koke, Saul, Thomas (31′ st Herrera), Lemar (15′ st Correa); Joao Felix, Diego Costa
A disposizione: Adan, Arias, Felipe, Llorente
Allenatore: Simeone

JUVENTUS: Szczesny; Danilo, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Khedira (24′ st Bentancur), Pjanic (42′ st Ramsey), Matuidi; Cuadrado, Higuain (33′ st Dybala), Ronaldo
A disposizione:  Buffon, Demiral, Rabiot, Bernardeschi
Allenatore: Sarri

ARBITRO: Makkelie (NED)
ASSISTENTI: Diks (NED), Steegstra (NED)
QUARTO UFFICIALE: Mulder (NED)
VAR: Kamphuis (NED), Nijhuis (NED)

AMMONITI: 15′ pt Matuidi, 26′ st Cuadrado, 38′ st Diego Costa

Leandro De Sanctis

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