Styx stile Goblin, School’s out nel Rovescio della medaglia

Styx stile Goblin, School’s out nel Rovescio della medaglia.

Quante volte ascoltando un brano musicale si viene immediatamente colpiti perché quella musica ce ne ricorda un’altra? L’elenco è lunghissimo ma al di là dei casi balzati nelle cronache dei giornali o del web per cause di plagio, probabilmente ce ne sono tante altre rimaste più o meno celate, almeno al grande pubblico. Da semplice appassionato e fruitore di musica (nella professione giornalistica mi sono occupato solo occasionalmente di musica) mi è successo spesso di imbattermi in frammenti di canzone “presi” da altri artisti, da altre canzoni. E una volta appurate senza ombra di dubbio le somiglianze, cercavo di capire se queste fonti di consapevole o inconsapevole ispirazione, fossero nel frattempo diventate di dominio pubblico.
Pezzi praticamente quasi identici, o almeno successioni sospette di note, pezzi di musica che ricordavano notevolmente altri brani.

Il giudizio e School’s out


Gli ultimi due casi sono finiti nelle mie orecchie in questa settimana.
Ascoltando l’album La Bibbia, datato 1971, de Il rovescio della medaglia. traccia 5, Il giudizio. al minuto 6’11” e per venti secondi ecco materializzarsi le note della mitica School’s out di Alice Cooper, poi riprese dal minuto 7’58”.
Controllando le date però, il dubbio non si scioglie: Il Rovescio della Medaglia ha pubblicato La Bibbia nel 1971, l’album di Alice Cooper nel giugno del 1972. Chi ha ispirato chi?

Styx, Castle walls in stile…Goblin


La somiglianza che mi ha spinto a fissare queste riflessioni, mi è arrivata da un altro LP, o vinile, se preferite: metto sul piatto The grand illusion degli Styx e la quarta traccia della seconda facciata, Castle walls, firmata da Dennis DeYoung nel 1977 mi propone una sequenza di note in assoluto stile Goblin. Ascoltate dal minuto 2’34” e fino al 3’47: non credo sia possibile evitare di evocare le musiche dei Goblin, datate almeno due anni prima, quando la band di Claudio Simonetti e Fabio Pignatelli aveva iniziato la sua straordinaria collaborazione per le colonne sonore dei film di Dario Argento. Profondo rosso è del 1975, Suspiria del 1977.
Ricordo la sorpresa quando ascoltando Boombay calling degli It’s a beautiful day, scoprii che era stata fonte di ispirazione (ed è un eufemismo) per Jon Lord nel comporre con i Deep Purple e con un diverso arrangiamento, la splendida Child in time.

The spider, il ragno sospeso tra Banco e Kansas


A memoria ricordo come le note portanti di Se bastasse un canzone (1990) di Eros Ramazzotti mi si fossero materializzate nel momento in cui ascoltai un pezzo del chitarrista giapponese Kazumi Watanabe, Small wonder, tratto dall’album The spice of life too (1988).
L’intro di La situazione non è buona, cantata da Adriano Celentano, non è come l’inizio di Dream On degli Aerosmith? Insomma, qualcosa in più della sola velocità applicata alle stesse note che aveva accomunato Ci vorrebbe un amico di Antonello Venditti a Dancing in the dark di Bruce Springsteen.
E da appassionato innamorato da sempre della musica del Banco del Mutuo Soccorso, rimasi esterrefatto quando ascoltai The spider dei Kansas, firmata nel 1977 da Steve Walsh. Da allora mi interrogo sulla connessione temporale tra quel brano e Il ragno, uscito nell’album Come in un ultima cena l’anno precedente (1976). Stesso titolo perfino, stessa musica. Nei credits dell’album dei Kansas non ho trovato che fosse una cover. Quindi…?

Leandro De Sanctis

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