Aldo Moser addio, era il fratello maggiore della dinastia

Aldo Moser è morto all’età di 86 anni. E’ deceduto all’ospedale di Trento per complicazioni legate al Covid-19. Capostipite di una famiglia di ciclisti. Erano tre i fratelli Moser: Aldo il maggiore, poi Enzo, Diego e Francesco che si rivelò la punta di diamante della famiglia. L’eredità è poi passata sulle bici del nipote Moreno e per un breve periodo dell’altro nipote Ignazio.
Non è stato un grande campione, il corridore trentino, ma ha attraversato epoche importanti del ciclismo, correndo negli anni di Fausto Coppi e arrivando agli anni ’70. Nella sua carrieta ha vinto dodici corse.
Tra il 1966 e il 1973 si collocano i miei ricordi che lo vedevano indossare maglie allora prestigiose: Vittadello, Pepsi Cola, GBC, Filotex. Era un gregario apprezzato, privo di spunto allo sprint. Il suo faccione bonario compariva tra le figurine Panini della raccolta dei Campioni dello Sport e sulla parte interna dei tappi metallici delle bottigliette di Pepsi Cola, quelli con cui si giocava anche sulla spiaggia, nei posticci circuiti costruiti con acqua e sabbia.
Aldo Moser appariva puntualmente in Tv, sulla Rai, nei dopo tappa, ovvero nel celebre Processo alla tappa. Poi lasciò la ribalta familiare al fratello Francesco, con il quale corse nel 1973, con la maglia della Filotex. Per Francesco era il debutto tra i professionisti, per Aldo quasi un passaggio del testimone alla fine della sua carriera.

Leandro De Sanctis

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