CINEMA Pride

PRIDE – Regia: Matthew Warchus. Interpreti: Bill Naghy, Imelda Stanton, Dominic West, Paddy Considine, George McKay.
Quelli erano giorni che… ancora contemplavano parole come supporto, solidarietà, mutuo soccorso. Ecco un altro gioiello del cinema british, che sa coniugare impegno e spettacolo dei sentimenti come pochi altri, con un giusto mix tra realtà e fantasy, camminando sul filo tra commedia e dramma. Pride è un gran bel film, che giustamente esce a Natale, per chi vuole

divertirsi ma sa anche apprezzare impegno civile e culto della memoria. Queste pagine non sono sui libri di Storia, perchè queste storie non ci finiscono, anche se dovrebbero essere testimonianze fondamentali del nostro tempo. L’era della Thatcher in Inghilterra e dintorni è stato un periodo buio, la dimostrazione di quanto i politici seguano logiche ben lontane dalla realtà della gente dei più bassi ceti sociali. Quando i minatori incontrano i gay (e le lesbiche), dopo un’iniziale e per certi versi irriducibile diffidenza, può anche scoppiare la comprensione, pur se poi le grettezza e l’ignoranza finiscono sempre con l’avere il loro peso. E’ una pagina vera di storia britannica (si parla di Inghilterra e di Galles all’epoca dello sciopero die minatori, durato un anno intero). La perfida Thatcher arrivò a staccare il gas nelle case degli irriducibili scioperanti. Inciso: mi rifiutai di vedere il film sulla lady di ferro e se fossi stata Meryl Streep avrei rifiutato di interpretarla. Per gli inglesi quegli anni ’80 sono stati davvero tremendi, come il cinema ci ha spesso mostrato, con film sempre diversi ma sempre intensi e riusciti. E dopo quest’episodio, questa battaglia condivisa, finalmente il parlamento britannico approvò una legge tollerante e adeguata per i gay, fino ad allora perseguitati, insultati, picchiati.
Un film divertente, dal tocco leggero e la narrazione brillante, con una serie di volti che bucano lo schermo e che rendono al meglio l’atmosfera del tempo. Spassosi gli incontri ravvicinati tra le ingenue donne anziane del villaggio gallese e le lesbiche londinesi, con il ballo e far da grimaldello perfino tra i rudi minatori omofobi del Galles. Bill Nighi e Imelda Stanton donano il loro carisma ad un film socialmente utile.


Leandro De Sanctis

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