Gianfranco Briani addio a 93 anni, è stato la pallavolo

Gianfranco Briani addio a 93 anni, è stato la pallavolo.
Non è scontato essere apprezzati in vita per il lavoro svolto, per quanto si è operato per una causa, per uno sport, per qualcosa che si è inventato, costruito, immaginato. Nel doloroso momento dell’addio, alla fine di un’esistenza lunga e piena d’amore familiare, mi unisco in punta di piedi al cordoglio generale del suo mondo pallavolistico, partecipando soprattutto al dolore sereno del figlio Lorenzo (amico da decenni e tramite per un legame prezioso e istruttivo appunto col papà Gianfranco) della moglie Rosa, delle figlie Ilaria e Maya e dei nipoti.

Sotto, nel commiato della Fipav, potete leggere le tappe della sua avventura di padre fondatore della pallavolo in Italia, le cose meravigliose che ha fatto per far crescere questo sport e una federazione che oggi è forse la più ammirata e considerata nel nostro Paese, proprio e anche in virtù dei successi delle Nazionali.
Gianfranco Briani è stato sempre avanti, fin da quando fu coinvolto e reclutato per aiutare uno sport che dopo la guerra non era certo particolarmente popolare. Sarebbe lungo l’elenco di ciò che Briani immaginò e ideò per la pallavolo. Uomini e donne che giocavano insieme, l’organizzazione in Italia di eventi che fecero conoscere questo sport e conquistarono attenzione dalla federazione internazionale, il Gabbiano d’Argento e quel Mondiale del 1978 che vide l’Italia incredibilmente in finale in un Palazzo dello Sport romano stracolmo all’inverosimile. Mondovolley a Verona con la sfida storica tra Usa e Urss, le superpotenze anche pallavolistiche di allora. Il gruppo della Nazionale juniores per i Mondiali di categoria del 1985 che fu la base della squadra dei Fenomeni che iniziò a vincere titoli Mondiali nel 1990. Il legame col presidentissimo mondiale Ruben Acosta, il minivolley e la pallavolo a fumetti su Topolino che spalancò le porte del mondo fanciullesco. Il viaggio in Argentina con Carmelo Pittera che favorì poi l’arrivo in Italia di Julio Velasco. La nascita dei Club Italia. La Lega Femminile e i tanti progetti.
Forse non si esagera dicendo che non c’è stato nulla di importante che non abbia avuto Gianfranco Briani in vario modo protagonista. Dice il presidente Fipav di oggi, Giuseppe Manfredi, che ogni dirigente di pallavolo dovrebbe trarre insegnamento da lui. Ha ragione. Gianfranco Briani è stato segretario generale della Fipav dal 1961 al 1989 e poi dal 1995 al 1997 richiamato in una situazione d’emergenza.
Ultimamente soprattutto la pallavolo è stata gratificata dalla pubblicazione di molti libri e Gianfranco Briani è stato spesso doverosamente presente in quelle pagine, come artefice ma anche come memoria storica della pallavolo italiana (che in questo 2023 aveva già perso Giuseppe Brusi).
Grazie al figlio Lorenzo sono sempre stato onorato di un rapporto privilegiato con Gianfranco Briani, quando era segretario della Fipav ma anche dopo quando operò per la Lega Volley Femminile e per il badminton. Negli ultimi anni ci eravamo sentiti molto spesso, perché avevo desiderato coinvolgerlo per arricchire i due libri che ho dedicato agli storici primi titoli mondiali della pallavolo azzurra, l’oro del 1990 (Il tesoro di Rio) e quello delle donne del 2002 (Il miracolo di Berlino, libro diventato poi un podcast Fipav con lo stesso titolo). Con il prezioso aiuto di Lorenzo avevo raccolto dalla sua voce e poi trascritto i suoi racconti. Come nacque il progetto dei Mondiali juniores 1985 con una squadra che poi costituì l’ossatura dei campioni iridati del ’90. Nel libro sul trionfo delle pallavoliste a Berlino nel 2002, avevo messo nella vetrina del prologo il suo racconto sul volley al femminile in Italia. Gianfranco lo concluse cosi: “In fondo il cammino iridato è fatto di moltissimi piccoli passi in gradi di moltiplicare gli sforzi di molti per raggiungere anche inconsapevolmente, obiettivi meravigliosi. La pallavolo italiana è stata la cartina al tornasole di sognatori a occhi aperti, quelli che hanno voluto a tutti i costi trovare un posto in paradiso, tra regole, reti, aste e palloni che hanno cambiato peso e colori negli ultimi decenni. Mantenendo la voglia di saltare sempre più in alto”


Gianfranco Briani nella Hall of Fame

Gianfranco Briani avrebbe dovuto entrare nella Hall of Fame della pallavolo già qualche anno fa, poi causa Covid fu tutto rimandato. L’anno scorso a Bologna il suo ingresso nel Pantheon pallavolistico. A Bologna, ad accompagnarlo c’era parte della sua famiglia, nipoti inclusi. Nonostante l’età, Gianfranco Briani non si è risparmiato quando si trattava di presenziare a eventi meritevoli, fossero al Coni, fosse un’iniziativa pallavolistica che coinvolgeva Roberto Ghiretti, come avvenne prima degli Europei all’Università La Sapienza. Ascoltare le note vocali con cui condivideva preziosi ricordi che sarebbero finiti nei libri, era un commovente attestato della straordinaria lucidità che anche oltre i 90 anni, non lo ha mai abbandonato, fino all’ultimo giorno. Lucidità e memoria, senza supporti di internet o altre diavolerie moderne che ci soccorrono quando non ricordiamo una data o un nome. Gianfranco snocciolava nomi e fatti come se li leggesse sulle a noi invisibili pagine della sua memoria. Semplicemente incredibile, pensando che si trattava di cose così lontane nel tempo. E’ bello e gratificante aver potuto conoscere anche il lato più umano e affettuoso di Gianfranco che aveva ancora tanti progetti. La sua festa per i 90 anni riunì i suoi amici e la sua pallavolo: un grande onore farne parte. Da Velasco a Francesco Franchi a qualche giornalista. In barba all’età, pensava ancora al futuro: una rubrica su questo sito che avrebbe voluto intitolare come il libro che non ha fatto in tempo a scrivere: La pallavolo vista da dietro. Dopo un soggiorno in ospedale e un trasloco che lo impegnò molto, non troppo tempo fa, ci vedemmo una mattina in un bar sotto la sua nuova casa, c’era anche Pasquale Di Santillo che lo aveva stimolato in tal senso. Doveva essere una prima riunione per parlare della sua idea, ma divenne inevitabilmente una chiacchierata da cui stava scaturendo una specie di scaletta per il libro che avrebbe desiderato scrivere, condividendo i suoi ricordi. Straripanti e interessanti al punto che cominciai a prendere appunti sui tovagliolini del bar. Ora che non c’è più, so che è stato un privilegio aver potuto esprimergli rispetto, ammirazione e affetto. E di aver ricevuto da lui sentimenti affettuosi.

Per oltre 30 anni Segretario Generale della pallavolo
‘suoi’ il Gabbiano d’Argento e il Minivolley

Lo sport italiano e la pallavolo in particolare perdono ‘l’ultimo grande vecchio’. Gianfranco Briani, segretario generale per oltre 30 anni, fiorentino, è scomparso nella notte a Roma a causa di una polmonite bilaterale che non gli ha lasciato scampo. Lascia la moglie e tre figli.

Briani, nato il 14 febbraio del 1930 è entrato nel mondo del Coni nel 1961 dopo un pionieristico percorso nel volley fiorentino dove è stato tra i fondatori dell’Alce con cui ha partecipato anche a due campionati di serie A (’60 e ’61).  Come dirigente sportivo, dal 1961 al 1989 e poi dal 1995 al 1997, è stato Segretario Generale della Fipav. Dal 1989 al 1995 ha ricoperto al Coni molteplici incarichi. In particolare quello di Capo Servizio della Promozione Sportiva e Segretario Generale della Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee.  Medaglia d’oro della Cmas (Confederazione Mondiale delle Attività Subacquee) per l’attività dirigenziale in campo mondiale.

Eletto nella Fivb membro della Commissione Allenatori, Segretario della Commissione Tecnica, Responsabile delle attività nella scuola, membro del Consiglio di Beach Volley. Delegato tecnico per i Giochi dei piccoli Stati, direttore della rivista ufficiale della FIVB, ‘Volleyball’ è stato uno dei 10 membri della Commissione Mondiale che ha designato la migliore squadra (m e f), i migliori tecnici, e migliori atleti del XX secolo.

Ha rappresentato l’Italia nei Congressi mondiali della FIVB del ’72, ’76, ’78, ’80, ’84, ’88, ’96, capo delegazione alle Olimpiadi di Atlanta ’96. Segretario Generale dei Comitati Organizzatori dei Campionati Europei maschili e femminili del ’71, Mondiali del ’78, Qualificazioni Olimpiche del ’76 e ’88, Mondiali Juniores dell’85, Mondovolley (’88), Responsabile dei Galà ai Giochi del Mediterraneo ’97. Dal 1997 al 2000 è stato Presidente della Lega Nazionale Femminile di serie A di pallavolo e dal 2001 al 2003 è stato Segretario Generale della FIBa, Federazione Italiana Badminton.

In Italia ha immaginato lo sviluppo della pallavolo iniziando già nel 1970 con la riforma dei campionati, l’organizzazione di eventi internazionali arrivando ai Campionati del Mondo del 1978, quelli del ‘Gabbiano d’Argento’ con gli azzurri arrivati ad una incredibile medaglia di argento di fronte a 18.000 spettatori al Palazzo dello Sport dell’Eeur di Roma. Da lì, il percorso azzurro ha iniziato una costante ascesa verso palcoscenici sempre più importanti. Nella sua ‘storia’ all’interno della Fipav emerge tra le altre iniziative l’ideazione, promozione e sviluppo del Minivolley, del ‘Trofeo Topolino’ in stretta collaborazione con la Disney, le iniziative – anche editoriali – per la diffusione della pallavolo in Italia e nel mondo. Nel beach volley l’organizzazione – e la prima diretta tv della tappa italiana (a Jesi) – delle FIVB World Series.     

Addio a Gianfranco Briani: il dirigente che ha costruito
le fondamenta della pallavolo italiana

La mattinata di oggi si è aperta con una tristissima notizia per il mondo della pallavolo e più in generale per lo sport italiano, all’età di 93 anni si è spento Gianfranco Briani: uno dei pilastri della Federazione Italiana Pallavolo, capace con le sue qualità di guidare il volley verso una crescita esponenziale.          
Briani, nato a Firenze il 14 febbraio 1930, è stato tra i più autorevoli e illuminati dirigenti sportivi che la Federazione Italiana Pallavolo abbia mai avuto.
Nel corso della sua lunga carriera dirigenziale Briani, è stato segretario generale FIPAV dal 1961 al 1989 e dal 1995 al 1997, ha saputo cogliere le opportunità e le prospettive di crescita del movimento, articolandole su progetti che hanno permesso alla federvolley di diventare la realtà politico-sportiva che è oggi.
Una delle sue intuizioni più brillanti fu il progetto di promozione denominato “Minivolley” e l’organizzazione in Italia dei Mondiali del 1978 che consacrarono definitivamente la pallavolo quale sport nazional popolare. In qualità di segretario generale della Fipav Gianfranco ha accompagnato la crescita del movimento, gettando le basi per i futuri successi, attraverso il processo di qualificazione tecnica legato al mondiale juniores del 1985. Da quel gruppo, infatti, arrivarono molti degli atleti che negli anni ‘90 con la nazionale maggiore si imposero, prima vincendo l’Europeo del 1989 e a seguire i Mondiali del 1990, 1994 e 1998.
Le sue grandi doti dirigenziali non si sono limitate solo alla pallavolo, infatti, è stato Segretario Generale della Federazione Italiana Badminton dal 2001 al 2003 e dal 2009 al 2010.
Nel 2022 Gianfranco Briani è entrato a far parte della Hall of Fame della pallavolo italiana nella categoria dirigenti.

Manfredi: Ogni dirigente dovrebbe ispirarsi a lui

Queste le parole di cordoglio del presidente federale Giuseppe Manfredi“Con la scomparsa di Gianfranco Briani se ne va uno dei padri fondatori della Federazione Italiana Pallavolo. Con il suo lavoro e le sue capacità Gianfranco ha contribuito in maniera fondamentale alla crescita del nostro movimento.
Tra le sue tantissime intuizioni quella che voglio ricordare è quella del “MiniVolley”, la vera mossa vincente che ha permesso alla pallavolo di esplodere a livello nazionale.
Sono convinto che ogni dirigente del nostro mondo debba ispirarsi alla figura di Gianfranco Briani.”


Il presidente Giuseppe Manfredi, i vicepresidenti Adriano Bilato e Luciano Cecchi, il consiglio federale, il segretario generale Stefano Bellotti e tutta la Federazione Italiana Pallavolo inviano alla moglie Rosa, ai figli Lorenzo, Ariela e Maia e a tutta la famiglia Briani sincere condoglianze.

La puntata del podcast “La strada per l’Oro” con protagonista Gianfranco Briani QUI

Il cordoglio delle Leghe Pallavolo

Il presidente Massimo Righi, il CdA, tutti i Club e lo staff della Lega Pallavolo Serie A sono colpiti e addolorati per la scomparsa di Gianfranco Briani, persona illuminata, di grande visione. È stato presidente della Legavolley Femminile e storico Segretario Generale della Federazione Italiana Pallavolo. Profonde condoglianze alla famiglia.
Il presidente Fabris e la Lega Pallavolo Serie A Femminile salutano Gianfranco Briani, presidente della Lega di Pallavolo femminile a fine anni ’90 e illuminato dirigente della pallavolo italiana, uno dei principali artefici della crescita del movimento e della sua stabilità nel panorama sportivo internazionale. Si devono a lui scelte pioneristiche come il progetto di promozione “Minivolley” e l’organizzazione in Italia dei Mondiali del ’78, fu sempre lui a porre le basi da cui poi nacquero i Club Italia maschile e femminile a cui sono legati tanti successi della pallavolo italiana nel mondo.
Mauro Fabris: “Gianfranco Briani è stato uno dei presidenti più importanti della nostra storia sportiva, un nome riconosciuto in tutto il panorama italiano per la sua intelligenza, lungimiranza e professionalità. Se ne va quest’oggi un pioniere, senza il quale il nostro movimento, quest’oggi, non sarebbe riconosciuto come il più importante a livello mondiale. Da parte mia e di tutto il Consorzio ci tengo a esprimere le più sentite condoglianze ai figli Lorenzo, Ilaria e Maya, alla signora Rosa e a tutta la famiglia Briani“.

Il ricordo di Roberto Ghiretti

A Gianfranco Briani ho sempre dato del lei. E da lui ho avuto sempre tanto. Stima, affetto, idee , ispirazione e amicizia sincera. Indelebile e straordinario uomo di volley e di vita. Con la sua luce continuerà ora a volermi bene e a guidare questi miei incerti passi…

Leandro De Sanctis

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