SPORT Le divise per Rio 2016 con un…7 troppo invadente. E dove è finito l’azzurro?

Nel nome dello sponsor… Sono state presentate le divise della Nazionale dello sport italiano che andrà a Rio 2016 per l’Olimpiade. Divise realizzate dallo stilista Giorgio Armani, che si era già occupato di quelle, belle, per Londra 2012.

Anche a Rio l’Italia sfoggerà semplicità ed eleganza in quasi tutte le sue tenute sportive. 
Ma pure stavolta si tradisce il nostro colore portante, l’azzurro. Ad Armani l’azzurro non deve proprio piacere. Lo si era capito guardando le divise per London 2012, lo si conferma dinanzi a queste per Rio 2016. Armani preferisce il blu, che nelle maglie delle varie squadre è una delle tre abituali opzioni: azzurro, bianco, blu. Ma evidentemente lo stilista ha avuto carta bianca e nessun input protettivo da parte del Coni sulla salvaguardia del colore azzurro che dà il nome ai nostri atleti.

Quella che invece trovo insopportabile è l’invadenza del marchio EA7 di Armani, che già campeggia orribilmente (ma questo è solo il mio gusto personale, aborrivo anche le scritte giganti nodello FIAT lanciate da Lapo Elkann…) sulle divise rosse della sua squadra milanese di basket. Nei panni del Coni non avrei permesso che quel 7 campeggiasse in quel modo sulla tuta olimpica. Un conto un piccolo logo, ben altro un numero gigantesco mascherato dalla geometria orizzontale che sposa la verticale. Brutte, semplicemente brutte e inopportune. Almeno quanto sono invece belle e di classe le altre magliette disegnate da Armani. Ma per rivedere l’azzurro sulle divise dovremo attendere… Roma 2024?

Leandro De Sanctis

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