Gol che vale doppio in trasferta, Juve beffata dal Leeds nella finale della Coppa delle Fiere 1970-71. L’abolizione della regola che assegna valore doppio ai gol realizzati in trasferta, mi ha fatto inevitabilmente tornare in mente un episodio amaro della storia juventina in Europa.
Ultima edizione con quella denominazione, prima di diventare Coppa Uefa. La gara di andata si stava giocando a Torino, al Comunale, sotto un nubifragio quando fu sospesa, dopo cinquantuno minuti di gioco, sul punteggio di 0-0. Campo ridotto ad un pantano, venne giudicato impraticabile.
Si rigiocò due giorni dopo e la partita si concluse in parità, 2-2, complice anche una serata non proprio impeccabile del portiere bianconero Piloni, che sostituiva l’infortunato titolare Tancredi. Segnarono Bettega al 27′, Madeley al 48′, Capello al 55′, Bates al 77′.
La partita di ritorno, in Inghilterra, con Vyckpalek allenatore che aveva rimpiazzato il povero Armando Picchi, vide il debutto della divisa azzurra, con bordini bianconeri, ideata da Italo Allodi, a sottolineare l’italianità della squadra juventina. Allora la maglia da trasferta della Juventus era bianca e si sarebbe confusa con la divisa bianca del Leeds.
Il Leeds segnò dopo appena 12 minuti con Clarke, ma la Juventus seppe reagire e pareggiò con Anastasi dopo soli 8 minuti, al 20′. Una iniziativa di Causio che appoggiò palla su Furino, il quale tutt’altro che ruvidamente, dettò un assist al bacio tagliando in area di rigore il passaggio preciso per Anastasi, che infilò magistralmente.
La Juventus quell’anno non perse nemmeno una partita in Europa (eliminò nell’ordine Rumelange, Barcellona, Pecs, Twente e Colonia) ma concludere imbattuta non le bastò per vincere la sua prima coppa europea. La regola dei gol in trasferta che valevano il doppio, consentì agli inglesi di alzare il trofeo. I bianconeri avrebbero atteso altri sei anni prima di vincere la Coppa Uefa, nel 1977 con Trapattoni allenatore, stavolta sfruttando quella stessa regola: 1-0 a Torino, 1-2 a Bilbao.
