Lei mi parla ancora | Recensione

Lei mi parla ancora, Pupi Avati ha portato sullo schermo il romanzo di Giuseppe Sgarbi e ha offerto a Renato Pozzetto, ottantenne, il ruolo drammatico che ogni attor comico sogna. Per chi andò al cinema a vedere il suo film d’esordio, Per amare Ofelia (regia Flavio Mogherini, 1974), ritrovare Renato Pozzetto in questo ruolo è qualcosa di emozionante, un segnale malinconico che rammenta il quasi mezzo secolo trascorso.
Negli ultimi vent’anni il cinema ha dimenticato Renato Pozzetto, e il ruolo che gli ha dato Pupi Avati conferma che è stato un errore, perché il comico stralunato che ebbe successo (insieme con Cochi Ponzoni, Cochi & Renato appunto) con una comicità ai tempi surreale e decisamente d’avanguardia che lo proiettò in un’avventura cinematografica solista che conquistò incassi e pubblico.
Celebrato il ritorno di Renato Pozzetto, devo ammettere che Lei mi parla ancora non mi ha completamente soddisfatto. Bello e commovente il tema, una coppia che è stata insieme tutta una vita, divisa dalla morte di lei. L’amore intenso e capace di superare decenni di vita, con tutto ciò che comporta nel bene e nel male, momenti belli e momenti difficili, si specchia nel cinismo amaro e dolente di un marito che ha visto naufragare dopo pochi anni il suo matrimonio, nonostante una figlia e che ha già formato una nuova coppia con un’altra donna.
Un ampio solco generazionale illustrato anche dai flashback, vite realmente diverse. E sembra quasi che il personaggio di Fabrizio Gifuni venuto a raccogliere i ricordi del “vecio” Renato Pozzetto per farne un libro si specchi senza empatia, con lo spirito con cui si affronta un lavoro scomodo in cui non si crede. Ma il contatto tra il vecchio romantico e il più giovane scrittore in qualche modo lascerà un segno anche nel cinismo di chi non crede troppo nell’amore.
Ma l’impressione è che Pupi Avati molto di ciò che avrebbe voluto esprimere se l’è tenuto nascosto, escluso da una sceneggiatura che è parsa fin troppo sbrigativa e rapida, nel ripercorrere le tappe significative di una vita e di un amore. Peccato, perché la storia meritava una narrazione più intensa ed esauriente, sia negli anni iniziali della coppia (Lino Musella-Isabella Ragonese) che nel tramonto delle loro esistenze (Pozzetto-Sandrelli). Perfino il parlare tra i due coniugi quando lei non c’è più (da cui il titolo, Lei mi parla ancora), è proposto soltanto in una rapida occasione. Così come il contagio dell’amore che ha toccato lo scrittore Gifuni, non può limitarsi ad un padre che dopo aver vissuto l’esperienza con l’ottantenne vedovo innamorato, va ad accompagnare la figlia a scuola. Ecco perché alla fine, pur apprezzando, si ha la sensazione di un’occasione se non mancata, non completamente riuscita.

Lei mi parla ancora, la scheda

LEI MI PARLA ANCORA – Italia 2021. Durata 100 minuti. Tratto dal romanzo di Giuseppe Sgarbi.
Regia Pupi Avati.
Interpreti: Renato Pozzetto, Fabrizio Gifuni, Lino Musella, Chiara Caselli, Stefania Sandrelli, Alessandro Haber, Isabella Ragonese, Nicola Nocella, Serena Grandi, Gioele Dix.

Stefania Sandrelli e Renato Pozzetto in Lei mi parla ancora, di Pupi Avati
Stefania Sandrelli e Renato Pozzetto in Lei mi parla ancora, di Pupi Avati

Leandro De Sanctis

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