Verona-Juventus 2-1, c’è solo Ronaldo

Verona-Juventus 2-1, c’è solo Ronaldo. E l’ennesimo gol di Cristiano, per la decima partita consecutiva, non basta ad evitare la terza sconfitta in trasferta ai bianconeri. La fuga è annullata e se l’Inter vincerà il derby con il Milan la Juve sarà raggiunta in testa alla classifica, magari con la Lazio ancora più vicina. Dato al Verona enorme merito per la sua partita gagliarda, per quella mezzora iniziale ventre a terra (anche un gol annullato, subito dopo la traversa di Douglas Costa. Nei primi undici minuti la Juve è stata assediata nella sua area di rigore) come non evidenziare una volta di più lo sconcertante rendimento della squadra di Sarri?
Nonché l’atteggiamento, distaccato e supponente in troppi frangenti (Sarri lo critica, ma dovrebbe anche domandarsi perché in sei mesi non è riuscito a far capire ai giocatori che in campo serve più decisione e meno presunzione e leziosismi). Ronaldo aveva regalato la base per una serata fondamentale. Ma la Juve ha sprecato tutto in quei folli venti minuti conclusivi che hanno regalato prima il pareggio e poi, a tempo scaduto, il rigore del successo veronese (per un tocco di mano di Bonucci segnalato dal VAR: ha trasformato Pazzini). Il gol di Borini esce dal museo degli orrori: un tocco molle di Pjanic mette in moto la fase del gol veronese.
La terza sconfitta consecutiva, inutile negarlo o non volerlo pensare, al di là della classifica allontana il nono scudetto di fila. L’anno scorso, la Juve di Allegri s’impose con il minimo scarto in ben 14 delle sue 28 vittorie. Quando andava in vantaggio, sapeva come non farsi raggiungere,
C’era un’altra difesa e c’era anche un altro centrocampo. Spesso c’era Chiellini, ora atteso come il Messia, dimenticando che non potrà bastare nemmeno lui, al rientro dopo il grave infortunio di agosto e l’operazione.
Ribadito che la prima mezzora juventina è stata imbarazzante. Il dinamismo del Verona non basta a giustificare l’impotenza bianconera: se il Verona, sia pure al top, riesce a schiacciare così Pjanic e compagni, cosa vedremo contro le big della Champions League? Anche il Lione ora comincia a risultare preoccupante.

Cristiano Ronaldo tiene in vita la Juve

E meno male che c’è Cristiano Ronaldo. Passato quel novembre difficile, bisogna riconoscere che oggi come oggi Cristiano Ronaldo è la Juventus. Con i suoi gol, con le sue dieci partite consecutive in cui ha segnato (record per la maglia bianconera), con la tenacia e la determinazione con cui insegue il gol (anche al Bentegodi è stato l’unico concreto in attacco, anche un palo per lui) sta tenendo in vita le ambizioni bianconere di non perdere lo scudetto, che Conte e Allegri per otto anni hanno portato a Torino.
Ho sempre temuto che la Juve dovesse temere l’implosione più che le avversarie. E la miccia l’ha accesa chi ha deciso che vincere non bastava più. Inseguendo il bel gioco, finora non si sono visti nè bel gioco nè vittorie, perdendo ogni certezza. Il centrocampo scelto da Sarri, con Rabiot diventato addirittura titolare, non riesce a proteggere la difesa nè a proporre manovre offensive (anche a Verona solo tre tiri!). Chi criticava Khedira forse rivaluterà il suo ruolo. E chi sostiene che i gol dei centrocampisti non arrivano perché segna Ronaldo, ricorderei che quando Higuain era il terminale offensivo (32 gol la prima stagione, 23 la seconda), anche altri segnavano inserendosi in area.

I numeri di Cristiano Ronaldo

Non oso pensare dove sarebbe la Juventus senza questo magic moment di Ronaldo. Negli ultimi due mesi ha realizzato 15 dei 21 gol juventini, è l’unico bomber ad aver segnato almeno venti reti nelle ultime undici stagioni, tra i più importanti campionati europei. Con le dieci partite di fila in gol ha superato Trezeguet che con la Juve era andato in gol in nove gare consecutive. In Serie A è già arivato a quota 20, solo un gol in meno del totale dell’intero campionato scorso (21). Ma se Ronaldo mantiene le promesse e anzi sembra cresciuto, attorno a lui si sta dissolvendo la squadra, un’idea di gioco che a metà stagione ancora non si è manifestata.

Verona-Juventus 2-1, il tabellino

RETI: Ronaldo 20′ st, Borini  31′ st, Pazzini rig. 46′ st
VERONA Silvestri; Rrahmani, Gunter, Kumbulla; Faraoni, Veloso (13′ st Verre), Amrabat, Lazovic (35’st Di Marco); Pessina; Borini, Zaccagni (25′ st Pazzini)
A disposizione:  Berardi, Radunovic, Empereur, Dawidowicz, Bocchetti, Adjapong, Eysseric, Di Carmine, Stepinski
Allenatore: Juric
JUVENTUS Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur (37′ st De Sciglio), Pjanic, Rabiot; Douglas Costa (27′ st Ramsey), Higuain (14′ st Dybala), Ronaldo
A disposizione: Buffon, Pinsoglio, Rugani, Matuidi, Coccolo, Bernardeschi, Olivieri
Allenatore: Sarri
ARBITRO: Massa
ASSISTENTI: Tegoni, Colaroni
QUARTO UFFICIALE: Marinelli
VAR: Fabbri, Alassio
AMMONITI: 20′ pt Alex Sandro, 39′ pt Lazovic, 41′ pt Pessina, 30′ st Dybala, 45′ st Bonucci

Leandro De Sanctis

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