Siviglia-Juventus 2-1 dts | Suso e Lamela negano il derby d’Europa con la Roma

Siviglia-Juventus 2-1 dts | Suso e Lamela negano il derby d’Europa con la Roma.
La Juventus esce dall’Europa nella serata in cui dimostra di poterci stare, fino a meritare la finale di Europa League. Pagando però a carissimo prezzo i suoi errori di questa sera e l’opaca prestazione dell’andata, contro un Siviglia che in casa sa esprimersi al massimo. Una partita bellissima, una semifinale ricca di azioni e occasioni da rete, degna di una finale.
Il Siviglia ha giocato bene e tirato di più, realizzando alla fine due gol di pregevole fattura, ma al dominio che si legge nelle aride cifre viene in realtà ribaltato da quanto avvenuto soprattutto nel primo tempo. Allora, il Siviglia ha tirato di più, Szczesny ha compiuto splendide parate ma la Juventus ha confezionato le migliori occasioni da rete nei primi 45 minuti, che avrebbero potuto concludersi sul 2-2 o addirittura sul 3-3 senza che ci fosse da eccepire. Il colpo di testa di Gati al 14′, l’erroraccio di Di Maria al 26′ (lanciato in verticale da Rabiot, l’argentino ha provato un pallonetto finito alto e fuori, non tentando il dribbling e soprattutto non servendo a centro area Kean, che avrebbe potuto segnare a porta vuota!), infine il palo colpito da Kean, che aveva surclassato in velocità il suo marcatore. Per tacere del gol di Rabiot, annullato per fuorigioco di Locatelli in avvio dell’azione, prima del cross.
Non che le occasioni create dal Siviglia siano mancate (Ocampos al 23′ e al 35′, Acuna al 29′, Oliver Torres al 34′), ma la Juventus ha risposto con convinzione, pur sfiorandolo solo il gol. Se Kean è stato ammonito dopo pochi minuti per un intervento sgraziato con la gamba alta, incredibilmente ha evitato l’ammonizione Gudelj quando ha abbattuto Fagioli nella fase finale del tempo, procurandogli la frattura di una costola (stagione finita per il giovane bianconero). Cuadrado, che aveva iniziato facendosi pericolosamente soffiare palla sulla linea di fondo, ha rischiato grosso con una scivolata che lo ha visto toccare palla ma anche le gambe dell’avversario spagnolo, ma appena fuori area di rigore. Quando diventa una questione di centimetri però, tutto può sempre succedere.

Siviglia-Juventus 2-1 dts
Vlahovic gol dopo 59 secondi ma Chiesa regala il pari

Il secondo tempo è a lungo bello e vibrante come il primo. Al tiro di Hill (51′) rispondono Rabiot (54′) e Bremer (57′). Allegri sostituisce Kean e Di Maria con Vlahovic e Chiesa, e il serbo va in gol dopo nemmeno un minuto. Intercetta Chiesa, Rabiot prolunga verso Vlahovic che sguscia tra due difensori spagnoli e tocca la palla scavando il pallonetto dolce che fa sognare la Juventus.
La vista sulla finale di Budapest però, dura soltanto una manciata di minuti e una volta di più è una leggerezza imperdonabile a propiziare il pareggio. Chiesa non si libera del pallone, se lo fa soffiare e la palla arriva quasi comoda a Suso, che da fuori area trova un tiro potente e preciso da supera Szczesny.
In avvio di supplementare il botta e risposta decisivo. Nel giro di un minuto prima Chiesa ha calciato sul portiere da ottima posizione, poi sul capovolgimento di fronte gli spagnoli hanno colpito con un altro ex del campionato, l’ex romanista Lamela: Cuadrado non ha chiuso con energia la marcatura su Bryan Gil e sul cross da sinistra si è inserito di testa l’argentino. Ancora Chiesa si è mangiato il gol del pareggio calciando alto da buona posizione nell’ultima grande chance bianconera.
Il secondo tempo supplementare quasi non si è giocato, per le continue perdite di tempo del Siviglia, che ha visto anche espulso Acuna, che ha collezionato due cartellini gialli: il primo per fallo su Cuadrado, il secondo per perdita di tempo.

Siviglia-Juventus 2-1 dts |
Alla Juve sono mancati Di Maria e Chiesa

I picchi negativi più evidenti, nella serata in cui la squadra era comunque riuscita ad esprimersi positivamente su un campo così difficile e contro una squadra di qualità, sono stati Di Maria e Chiesa. Il campione del mondo argentino stavolta non è letteralmente esistito, sembrando quasi assente in una gara da battaglia. E si è macchiato del grave errore che non ha consentito alla Juventus di andare in vantaggio già al 26′. A ciò vanno sommate le palle perse. Destino beffardo, anche Chiesa che lo ha sostituito, è stato decisivo per gli spagnoli, gestendo male e poi perdendo il pallone che ha fruttato l’1-1 di Suso, un altro ex della Serie A.
Il difetto di perdere palloni in uscita è un vizio che la Juventus non è riuscita mai ad eliminare e di cui si è macchiato stasera Cuadrado, praticamente nullo in fase offensiva e sempre a rischio a ridosso dell’area di rigore bianconera. Kean ha invece dimostrato che Allegri aveva fato bene a puntare inizialmente su di lui, la difesa ha retto, con Danilo, Bremer e Gatti, stava giocando bene Fagioli, ha avuto un buon impatto subentrando Vlahovic. Presente anche se meno brillante nelle conclusioni Rabiot, opachi Locatelli e Iling junior. Sempre attendo e molto bravo invece il portiere Szczesny, che ha salvato tutto il salvabile, arrendendosi non per sue colpe.

Tre italiane finaliste in Europa: Inter, Roma, Fiorentina

Nell’anno che vede tre squadre italiane arrivare in finale nelle tre competizioni europee, manca all’appello proprio la Juventus, che era stata per due volte finalista di Champions League. In Champions finale Manchester City-Inter, in Europa League appunto Siviglia-Roma, in Conference League West Ham-Fiorentina. Riguardo l’Europa League ha avuto un ruolo determinante il sorteggio, che ha creato una parte di tabellone decisamente più difficile, con Manchester United, Sporting LIsbona, Siviglia e Juventus unite, e l’altra parte innegabilmente più agevole, con Roma, Feyenoord, Leverkusen e Union SG.
Almeno ora, in ogni caso, si smetterà di dire e scrivere che conta solo la Champions League, ogni manifestazione conta e ha il suo valore. Ma la qualità di chi commenta il calcio in tv talvolta è decisamente inadeguata, tra frasi fatte, ammiccamenti stucchevoli e banali e numeri elevati a verità assolute, cosa che nel calcio conta spesso relativamente. Giudicare poi la stagione di Allegri alla Juventus come se non si fosse verificato tutto quanto è successo e succederà, è segnale di sconcertante superficialità. E troppi colleghi o commentatori, non aspettano altro per proporre negativamente Allegri e la Juventus.

Siviglia-Juventus 2-1

Marcatori: 65′ Vlahovic (J), 71′ Suso (S), 95′ Lamela (S).

SIVIGLIA: Bono, Jesus Navas (106’ 2ts Gomez), Gudelj, Badé, Acuña; Fernando, Rakitic; Ocampos (70’ Lamela), Oliver Torres (62’ Suso) (116’ 2ts Rekik), Bryan Gil (100’ 1ts Montiel); En-Nesyri, All. Mendilibar
JUVENTUS: Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Cuadrado (105’ 2ts Milik), Fagioli (41’ Paredes), Locatelli (86’ Miretti), Rabiot, Iling-Junior (86’ Kostic); Di Maria (63’ Chiesa), Kean (63’ Vlahovic). All. Allegri

Arbitro: Makkelie (Olanda)
Ammoniti: Suso (S); Kean, Danilo, Paredes (J)
Espulsi: 10′ sts Acuna (S) per somma di ammonizioni

Leandro De Sanctis

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