VOLLEY Mamma Serena e le altre

Sono donne toste le signore della pallavolo. C’era una volta un tempo in cui diventare mamma per una atleta significava riporre ogni sogno di continuare a fare sport ad alto livello. La società, i mariti, le stesse donne, non erano forse ancora pronte per scrivere un copione diverso, in famiglia e nello sport. Poi sono arrivate le donne vincenti, i costumi sono cambiati e ciò che prima era giudicato impossibile, è diventato probabile. C’è chi gareggia incinta di vari mesi e vince, come Chiara Cainero nel tiro a volo la scorsa estate, c’è chi vive l’esperienza della maternità, si riassesta e torna a fare ciò che faceva prima. Josefa Idem ha aperto una strada, Valentina Vezzali ha fatto due figli ed è sempre tornata in pedana ad inseguire medaglie nella scherma.
Ma la pallavolo ha il suo elenco eroico e solo negli ultimi anni ha visto diventare mamme e poi tornare a giocare Simona Gioli, Elisa Togut, Jenny Barazza e appunto Serena Ortolani. Poi c’è Taismary Aguero, neo mamma, che ha già detto che non vede l’ora di tornare a giocare, magari tornando al vecchio ruolo di palleggiatrice.
E in Brasile, Jaqueline è quasi arrivata alla fine della sua gravidanza, e nell’attesa dolce si è divertita a farsi fotografare con il suo Murilo. E dopo la maternità, si preparerà a tornare di nuovo pallavolista.
Ma stasera l’emozione europea sarà tutta della Ortolani, contenta probabilmente, oltre che Serena, di giocare di nuovo in Champions League, con la maglia di Busto Arsizio, il derby con Conegliano.

Leandro De Sanctis

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