VOLLEY Giuliani e il jolly vincente con la Lube: 2° scudetto

Non vale per Alberto Giuliani il detto che nessuno è profeta in patria.
L’allenatore di San Severino dopo la dolce notte perugina è diventato il
tecnico più tricolore della storia della Lube, arrivando al suo terzo
titolo dopo quello che aveva conquistato con Cuneo e quello vinto con
Macerata nel 2012 al Forum di Assago, sempre contro Trento. Ormai è già a
un tricolore da Velasco, Montali e Prandi.
        «E’ la prima volta che vinco lo scudetto nella serie tre su
cinque, gli altri erano arrivati con la finale secca. Questo è stato
sicuramente diverso, perchè arrivato alla fine di una stagione che non
ci aveva visto prendere altri trofei»
        Ha avuto paura di restare, per dirla alla Mourinho, con zero titoli…?
        «Beh, quella è la paura di ogni allenatore. Ma c’era anche la
certezza che lo staff e i ragazzi avrebbero dato tutto perchè questo non
accadesse. Scudetto bello e sofferto»
        Scudetto a parte, cosa le resta di questa stagione?
        «Ma che pallavolo abbiamo giocato all’inizio della stagione! Un
volley stellare, che ci fece superare un girone di champions proibitivo.
Una qualità di gioco che non avevo mai avuto. Le mie dimissioni dopo
quella semifinale di Coppa Italia perduta sono state un jolly, che ci si
può giocare una volta sola nella carriera. Questo scudetto è la
vittoria di tutti. Lo staff ha dato il 100%, la squadra ha risposto col
110%.»
        Peccato parta Zaytsev…
        «Anche dopo il mio primo scudetto perdemmo l’opposto, Omrcen.
Oltre che essere un giocatore di livello, Zaytsev è stato il capitano, è
cresciuto tantissimo come uomo e come capitano. Lascerà una grande
lacuna, perdiamo un feeling importante»
        La Sir Safety Perugia ha reso ancora più bello il vostro scudetto.
        «Una squadra che butta fuori Piacenza non poteva essere lì per
caso. Ha avuto una crescita individuale importante sia di Petric che di
Atanasijevic, che insieme a Vujevic hanno dato notevole qualità di
squadra. Il suo rendimento è cresciuto anche grazie all’entusiasmo che
la piazza ha trasmesso. Perugia non solo è stata all’altezza ma ci ha
fatto soffrire rendendo più bella la vittoria. Noi siamo stati bravi a
considerarci alla pari: questo ha allentato la pressione su di noi,
mettendola alla Sir Safety»

Leandro De Sanctis

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