Oppenheimer | Recensione film

Oppenheimer | Recensione film
Era il film più atteso dell’estate, anticipato da una lunga campagna di trailer, estenuante per chi è andato frequentemente al cinema dei mesi di giugno, luglio e agosto. Un autore di culto come Christopher Nolan e un personaggio che ha fatto la Storia: l’inventore della bomba atomica che distrusse Hiroshima e Nagasaki. Un film per molti aspetti diverso dal cinema di Nolan, ma per altri versi in linea con la sua idea di cinema, anche se forzatamente e sostanzialmente differente. Perché è vero che non è un documentario, ma ciò che racconta e come lo racconta avvicinano Oppenheimer e al percorso che portò alla bomba, alla realtà che si consumò in quegli anni così drammatici prima e nell’isterismo della caccia alle streghe poi.
Nolan procede, come sua abitudine, su molteplici piani narrativi (in questo caso tre), tra bianco e nero e colore, utilizzando un cast strepitoso: ogni personaggio funzionale alle storie ha un volto e un ruolo, ricordando che il regista è anche autore della sceneggiatura e dunque sarto accurato delle sue confezioni, che produce.
Un film di tre ore, che non stanca e sviscera non solo ciò che portò alla costruzione della bomba atomica, ma quanto avvenne anche dopo, quando una volta usato, Oppenheimer venne perseguitato (revocato il nullaosta sicurezza e la sua influenza sulla politica nucleare americana) per i suoi presunti legami con il comunismo, a ricordare quanto assurdo fu il periodo della caccia alle streghe, che accomunò gli Stati Uniti alle più becere dittature oscurantiste.
Oppenheimer è un film importante, fondamentale nel raccontare una pagina storica innescata dai progressi dei nazisti sul fronte di una super bomba e nella narrazione delle pieghe anche oscure della politica e delle sue dinamiche.
Il film di Nolan esclude dalla narrazione sia le conseguenze della bomba, in Giappone ma anche nei territori adiacenti a Los Alamos dove fu testata, senza sapere con certezza se l’ordigno avrebbe determinato una catastrofica reazione a catena nell’atmosfera.
Col passare degli anni e con il dilagare dell’ignoranza, in Italia e nel mondo, film come Oppenheimer aiutano ad apprendere ciò che non tutti sanno, a non dimenticare, a capire che dal presidente degli Stati Uniti in giù (allora era Truman, insopportabilmente crudele e superficiale oltre che irriconoscente – lo interpreta Gary Oldman), il valore delle vite umane non conta. A meno che non si debba ricorrere alla retorica americana dei “nostri ragazzi”.
Fa riflettere su ciò che avvenne allora ma anche su ciò che succede oggi, quando si parla di politica, armi, guerre e soldi, legate dalle ambizioni personali che non lasciano spazio a riflessioni etiche e a ripensamenti morali. Oppenheimer infatti viene combattuto perchè non avalla l’incremento delle ricerce nucleari e sulla bomba all’idrogeno in particolare.

Cillian Murphy, Robert Downey jr e un cast stellare

Il cast utilizzato da Nolan è uno dei punti di forza del film: anche per i ruoli piu piccoli, attori di livello. E sono tanti che appaiono. Oppenheimer è Cillian Murphy (si pronuncia Killian) che restituisce un Oppenheimer misurato, a volte stralunato nei suoi mondi interiori, complesso e imprevedibile, ma anche umano nelle sue relazioni, nel suo sfoggio di sapienza, scienziato che va dritto per la sua strada a volte perdendo la visione dei contorni, più o meno consapevolmente. Un uomo dalle molte sfumature, anche contraddittorie. Grande prova la offre anche Robert Downey jr, invecchiato ai limiti del riconoscibile nei panni di Lewis Strauss, inadeguato, presuntuoso e viscidamente vendicativo.
Ma ogni attrice, ogni attore dà forza al film: Emily Blunt, Florence Pugh, Matt Damon, Josh Hartnett, Jason Clarke, Casey Affleck, Rami Malek, Kenneth Branagh, Gary Oldman. Oppenheimer, al netto di qualche inevitabile invenzione funzionale, è una indispensabile lezione di storia e di cinema.

Ricordando il Museo della Pace di Hiroshima

Grazie alla mia professione e grazie alla pallavolo ho avuto modo, nel 1989 e nel 2006, di vivere qualche giorno a Hiroshima, di visitare il Museo della Pace che ricorda l’atrocità inflitta al popolo giapponese dalla bomba atomica. Subito quando esplose e negli anni seguenti per le conseguenze radioattive. Non bisognerebbe mai dimenticare. Guardando Oppenheimer, inevitabile ripensare a quello che vidi nel museo, le foto in quelle teche, quelle parole che raccontavano drammi e distruzione, sofferenze e morte.

Oppenheimer

OPPENHEIMER – Stati Uniti 2023. Durata 180′. Versione originale con sottotitoli. Il film, scritto diretto e prodotto da Christopher Nolan, è basato sulla biografia Robert Oppenheimer, il padre della bomba atomica di Kai Bird e Martin J. Sherwin,
Regia: Christopher Nolan
Interpreti: Cillian Murphy, Robert Downey jr, Matt Damon, Florence Pugh, Emily Blunt, Rami Malek, Josh Hartnett, Kenneth Branagh, Gary Oldman, Casey Affleck, Jason Clarke

Leandro De Sanctis

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