Torino-Juventus 0-1, De Ligt castiga. Il primo gol dell’olandese con la maglia bianconera è preziosissimo perché regala tre punti in un derby come sempre rognoso e complicato. Così la Juventus mantiene il vantaggio minimo sull’Inter, che stava per fermarsi a Bologna prima di essere graziata da un fallo evitabilissimo di Orsolini (lanciato nelle giovanili della Juve, sarà stata una vendetta la sua? Ci si potrebbe chiedere con un po’d’umorismo) che ha consentito a Lukaku di firmare il rigore della sua doppietta e della vittoria nerazzurra.
Una Juve formato Toro
Il derby ha comunque mostrato una Juventus disposta a sporcarsi mani e piedi per replicare al ritmo imposto inizialmente dal Torino. Una squadra che non ha avuto cali di tensione e che ha capito che per non farsi incornare dai granata, serviva giocare con lo stesso spirito, accettare la battaglia contando di far valere qualche lampo di qualità.
Cosa che in effetti è accaduta e se non fosse stato per la bravura del portiere Sirigu, il derby non avrebbe atteso 70 minuti per sbloccarsi.
Il gol di De Ligt (a proposito, nella Juventus un olandese non segnava da 17 anni, rete di Davids guarda caso in un derby col Torino) è arrivato al termine di un minuto di marca bianconera. Prima un tiro al volo splendido di Higuain, appena subentrato a un Dybala comunque positivo, veniva deviato da Sirigu con una prodezza. Dal corner scaturito la palla arrivava sul lato opposto dove Higuain di piatto, al volo, la rimetteva al centro, consentendo a De Ligt di colpire al volo e segnare, condannando i granata alla decima sconfitta casalinga negli ultimi undici derby giocati al Comunale ora Stadio Olimpico.
Sarri ha inizialmente riproposto sulla fascia sinistra De Sciglio, un po’ arrugginito dopo la lunga assenza. Alla distanza però ha saputo crescere. Con Pjanic e Matuidi, a centrocampo confermati Bentancur (ennesima ammonizione) e Bernardeschi, con Ronaldo (ancora al di sotto della sua fama ma battagliero) e Dybala in attacco. Mazzarri ha optato per Belotti punta unica e il centravanti azzurro ha giocato con puntiglio, ingaggiando duelli vigorosi con Cuadrado soprattutto, prima di svariare anche sul lato opposto. Nella ripresa spazio per Gonzalo ma anche per Ramsey e Khedira. Con Szczesny bravo e reattivo nel neutralizzare la palla gol del possibile pareggio di Ansaldi.
Tocchi di mano, nessun rigore
L’arbitro Doveri e il VAR stavolta non hanno rovinato la partita concedendo rigori per tocchi di mano involontari e inevitabili. Non era rigore il tocco di Rincon, non era rigore la palla finita sul braccio di De Ligt, anche se il Torino non ha perso occasione per gridare allo scandalo, tirando in ballo la diversa interpretazione che sabato scorso a Lecce determinò un rigore. A parer mio e non solo (Filippo Grassia di Radio Rai la pensò come me) nemmeno quello di Lecce era un fallo punibile con il rigore. Questo sciagurato nuovo regolamento, fatto da gente che non ha mai giocato a calcio, dimentica che nello stare in campo le braccia servono per i movimenti, l’equilibrio. Se è la palla ad andare verso il braccio, soprattutto se dopo una deviazione fulminea, non dovrebbe mai essere fischiato il rigore.
Torino-Juventus 0-1
RETI: de Ligt 25′ st
TORINO
Sirigu; Bremer, Izzo, Lyanco; Ola Aina, Rincon (29′ st Zaza), Meitè, Baselli (41′ st Millico), Ansaldi; Verdi, Belotti
A disposizione: Samir, Rosati, De Silvestri, Laxalt, Lukic, Berenguer, Djidji
Allenatore: Mazzarri
JUVENTUS
Szczesny; Cuadrado, Bonucci, De Ligt, De Sciglio; Bentancur, Pjanic, Matuidi; Bernardeschi (22′ st Ramsey); Dybala (15′ st Higuain), Ronaldo
A disposizione: Buffon, Pinsoglio, Danilo, Rugani, Demiral, Alex Sandro, Khedira, Emre Can, Douglas Costa
Allenatore: Sarri
ARBITRO: Doveri
ASSISTENTI: Giallatini, Tegoni
QUARTO UFFICIALE: Guida
VAR: Maresca, Carbone
AMMONITI: 44′ pt Ola Aina, 9′ st Bentancur, 12′ st Cuadrado, 18′ st Ansaldi, 23′ st Bremer, 48′ st Belotti