CINEMA Star Wars Episodio VII Il risveglio della Forza (no spoiler)

 STAR WARS Episodio VII Il risveglio della Forza. Regia: J.J. Abrams.
* visto in edizione originale con sottotitoli in italiano

NO SPOILER

Per coerenza rispetto alla caratteristica no spoiler dei post sul cinema che appaiono su questo sito, non metto nemmeno l’elenco degli interpreti, per non sciupare minimamente visione ed eventuali sorprese. Preambolo necessario, Star Wars settimo episodio, anche se visto nella centralissima sala romana di piazza Barberini, stracolma e affollata soprattuto da spettatori stranieri, ha dato l’idea di un cinema d’altri tempi, con applausi e urla in sala all’apparire di questo o quel personaggio (quattro volte) frequenti risate e applauso finale. Tanto per rendere l’idea di come la saga di Star Wars sia ormai non più soltanto cinema. Abbracciando quasi quattro decenni, la storia riprende 32 anni dopo Il ritorno dello Jedi. A beneficio di coloro che per ragioni anagrafiche sanno poco o nulla della saga, ricordiamo la peculiarità della storia partorita da George Lucas. Una saga che prevede ben nove episodi, ma che fu avviata a partire dal quarto, quinto e sesto. Cui seguirono i primi tre. Ora con il settimo,

ci si avvia alla conclusione. 
Star Wars, una nuova speranza uscì nel 1977 e fu seguito da Star Wars L’impero colpisce ancora (1980) e da Star Wars Il ritorno dello Jedi (1983).  Il 19 maggio 1999 uscì il primo prequel, Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma, seguito il 16 maggio 2002 da Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni e il 19 maggio 2005 da Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith
Dà molto da discutere questo settimo episodio che alla resa dei conti, nonostante l’acquisizione Disney che ha fatto storcere la bocca a molti fan, decisi a boicottarne la visione (ma sbaglierebbero a persistere) è un film divertente e non banale, anche se c’è qualche banalità insopportabile di sceneggiatura e soprattutto i temi, gli ambienti e le modalità alla fine sono sempre gli stessi. Il fatto è che nel frattempo ce ne sono stati molti altri di film che hanno viaggiato su binari simili. Per cui potrà accadere che certi passaggi abbiano un sapore di già visto (le scene sui pianeti e sulle esplosioni di fuoco e fiamme faranno tornare alla mente certi frammenti del Signore degli anelli).
 Ma anche questo viene assorbito dal fascino e dalla familiarità della grande famiglia di Guerre stellari. Personaggi che ormai fanno parte della nostra cultura, tematiche che non cambiano, coinvolgendo sempre i rapporti tra padri e figli, fratelli (e magari non…Solo). Una famiglia della quale fanno parte anche i personaggi robotici e il mitico Chewebecca, vere e proprie star esattamente come e perfino più degli altri. Un film politicamente corretto e al passo con i tempi, che ha tra i suoi eroi un attore di colore e una donna dalla Forza inconsapevole ma reale nel momento più difficile. 
E l’amore che continua ad avere un ruolo fondamentale, motore delle scelte e delle azioni. Ecco, le scelte. Un tasto che è nel dna di tutta la saga: la scelta tra il Bene e il Male, tra la Luce e l’Oscurità delle tenebre che inghiotte i cuori. I confini non sono netti, si può sempre passare da un lato all’altro della Forza, scegliere da che parte stare e quando si è scelta la Luce, non deviare il cammino, credere e vivere fino alla fine con la forza e la convinzione di questa scelta. 
Sarà anche un giocattolone, forse. Ma Star Wars continua ad essere anche altro e a tenere in vita quella magia fanciullesca che non bisognerebbe mai scegliere di dimenticare. E ben venga anche Star Wars, se riesce a risvegliarla. I prossimi e conclusivi episodi nel 2017 e nel 2019, con tante altre sorprese (una delle quali si può intuire ascoltando la versione originale, nel corso di una scena onirica c’è una voce che…) ma sempre accompagnate dalla bellissima colonna sonora musicale composta da John Williams.

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P.S. Personalmente ho trovato scandalosamente fastidiosi gli spot pubblicitari che usano il tema musicale di Star Wars. Sbagliato cedere i diritti, pensando probabilmente di promuovere un film che non aveva certo bisogno di promozione). Inevitabile la voglia di non acquistare e bocciare idealmente i committenti di questi spot.

Leandro De Sanctis

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