CINEMA La forma dell’acqua (The shape of water)

La forma dell’acqua (The shape of water)

LA FORMA DELL’ACQUA (originale: The shape of water) – Regia: Guillermo Del Toro. Interpreti: Michael Shannon, Sally Hawkins, Richard Jenkins, Doug Jones, Octavia Spencer, Michael Stuhlbarg. * visto in edizione originale con sottotitoli in italiano.

La forma dell’acqua (The shape of water il titolo originale) ha già vinto Il Leone d’oro alla Mostra di Venezia e fatto incetta di candidature all’Oscar (ben 13) dopo aver meritato anche il Golden Globe per la migliore regia e per la colonna sonora originale. La forma dell’acqua è semplicemente cinema, una favola edificante con cattivi e buoni sentimenti. Un sogno in cui rifugiarsi, per sfuggire alla realtà ed entrare in un rassicurante mondo alternativo, dove tutto è possibile. Un mondo in cui c’è ancora posto per il male e per l’insensibilità, ma dove i sogni possono realizzarsi. E cosa c’è di meglio di un sogno per realizzare i sogni? La scena iniziale nell’acqua, suggestiva ed illuminante, regala immediatamente la cifra stilistica del film, girato in colori scuri (un compromesso tra il regista che avrebbe voluto il bianco e nero e la produzione, preoccupata dell’esito commerciale di un film non a colori).
Pare che il regista Del Toro, particolarmente a suo agio con le creature mostruose (vedi Il labirinto del fauno) sia rimasto affascinato quando era un bambino, dalla visione del Mostro della Laguna Nera.  Ma la creatura strappata alle acque del Rio delle Amazzoni ha cuore e sentimenti e sa perfino entrare in amorosa empatia con Elisa Esposito, la ragazza muta (Sally Hawkins) che lavora di notte come donna delle pulizie nel laboratorio governativo americano che non lesina mezzi e cinismo per combattere la Guerra fredda contro i russi.
Una fiaba che racconta con momenti visivamente forti e umorismo (le battute più divertenti sono affidate all’amica Zelda (Octavia Spencer) il sogno a bocca chiusa della donna diversa, senza parole ma non senza emozioni e passionalità.
In un’epoca storicamente difficile per le diversità, per gli alieni, siano essi migranti, rifugiati o semplicemente uomini dalla pelle di colore diverso o dalla religione differente, La forma dell’acqua ha anche un significato politico, una diga contro ogni forma di razzismo e di intollerenza, un invito all’accoglienza per il diverso.
Ma la bellezza del film di Del Toro è soprattutto cinematografica, visiva, tecnica e cuore che si fondono nel raccontare un sogno di fiaba. Il cast è notevole: con il “cattivo” Michael Shannon (che si ricorderà nei panni del poliziotto di Animali notturni), Richard Jenkins. Inutile sottolineare come Sally Hawkins sia un’Elisa convincente ed emozionante, nel suo candore trasognato che sa rendere possibile l’impossibile.

PS. Guardando il film non avevo potuto fare a meno di pensare al vecchio film di Ron Howard, Splash una sirena a Manhattan, con Tom Hanks e la splendida Daryl Hannah. Ora che il film di Del Toro ha vinto anche l’Oscar, ho notato che da qualche parte si è notato e si è accusato Del Toro di una sorta di banale plagio. L’accostamento è obbligato, ma se deve servire solo per sminuire La forma dell’acqua, beh, mi sembra troppo. Oltre che sbagliato.

Il mostro della Laguna nera
(https://www.youtube.com/watch?v=VSQYq5Qjp1w ) 

The shape of water, trailer originale
https://www.youtube.com/watch?v=TclTbWLx304

La scheda di Guillermo Del Toro
https://it.wikipedia.org/wiki/Guillermo_del_Toro

 

Leandro De Sanctis

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