Gigolò per caso | Recensione serie tv

Gigolò per caso | Recensione serie tv.
Davvero un peccato sprecare la classe comica di Christian De Sica e la verve di Pietro Sermonti con una sceneggiatura che appare superficialmente sciatta e frettolosa, all’inseguimento di scorciatoie per nulla credibili che smorzano la comicità invece di alimentarla. Gigolò per caso, la serie su Prime Video Amazon con lo stesso titolo del film di e con John Turturro (e Woody Allen) alla fine mi appare come un’occasione sprecata, che si sostiene sfruttando un Christian De Sica che si diverte passando dal suo francese che tanto lo riporta vicino all’illustre papà Vittorio, alla “sbracata” romanesca che stimola la risata.
Sei episodi da mezzora ciascuno che avrebbero potuto essere più degnamente sviluppati e serviti da una trama più credibile e più accurata. Né danno grandi prove recitative le donne di questa storia, i cui personaggi avrebbero potuto essere costruiti con maggior cura: si rivede Gloria Guida, ci sono Isabella Ferrari, Virginia Raffaele, Sandra Milo, Ambra Angiolini, Asia Argento e una Stefania Sandrelli che non scampa al naufragio recitativo.
Tutto insomma appare quasi frettoloso e sbrigativo, quando invece la storia avrebbe potuto essere sviluppata con maggior qualità e approfondimenti, anche perché la trama è manchevole oltre che assai poco credibile. Troppe scene ingiustificate asservite a muovere la storia in maniera che non convince. E la coppia di “birbaccioni”, come li avrebbe definiti Alberto Sordi, ovvero Antonio Bannò e sodale, sembrano ispirarsi ai goffi malviventi della serie Home Alone (Mamma ho perso l’aereo), quasi maldestri cartoni animati. Ci sarebbe voluto più De Sica, più succo. Peccato.

Gigolò per caso

GIGOLO’ PER CASO – Italia, 2023. Sei episodi della durata di circa 30′, nella prima stagione, su Prime Video Amazon.
Regia: Eros Puglielli
Interpreti: Christian De Sica, Pietro Sermonti, Gloria Guida, Ambra Angiolini, Asia Argento, Stefania Sandrelli, Giorgia Arena, Sandra Milo, Frank Matano, Marco Messeri, Antonio Bannò, Greg.
Soggetto e sceneggiatura: Daniela Delle Foglie e Tommaso Renzoni.

Leandro De Sanctis

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