Juventus-Inter, biglietti non rimborsati

La psicosi per il Corona virus, le ripercussioni per il blocco quasi totale delle attività sportive anche di vertice, sta mettendo in ginocchio lo sport italiano, a cominciare dal calcio. Poi come sempre accade, c’è chi ci rimette di più, chi di meno e chi per niente. Almeno sotto il profilo economico. Prendiamo Juventus-Inter di domenica prossima, ore 20.45. Si giocherà a porte chiuse e tecnicamente sarà un fortuito ma notevole vantaggio per l’Inter, che si gioca gran parte delle sue chance scudetto in casa della capolista.
Ma la disposizione di non far accedere il pubblico ha portato alla luce altro: ben dodici società di serie A non rimborsano il biglietto in casi analoghi. Lo dice il regolamento interno che lo spettatore accetta, o meglio è obbligato ad accettare, se vuole vedere le partite della sua squadra.
Quindi a livello economico per la Juventus cambierà poco o nulla: l’incasso è salvo. A rimetterci saranno solo gli spettatori paganti (e che prezzi per la partitissima!) e la squadra che in campo non avrà il supporto dei suoi tifosi.
Anche se nel regolamento non c’è, la Juventus avrebbe potuto sposare l’articolo del buon senso, comma gratitudine, venendo in conto in misura almeno parziale a chi la sostiene con il suo tifo (biglietti venduti ad un costo tra i 70 e i 300 euro, cinque milioni di euro l’incasso previsto). Tanto per non ribadire che lo spettatore è solo un consumatore da spremere.
Anche l’Inter ha regolamento analogo a quello bianconero, ma la società nerazzurra ha annunciato che rimborserà i biglietti venduti in prevendita per Inter-Ludogorets di giovedì sera.

Non potrà essere trasmessa in chiaro. A meno che…

Si era sparsa la voce ad un certo punto che Juventus-Inter, per la cui diretta detiene Sky, sarebbe stata trasmessa da TV8, l’emittente in chiaro. Ma gli entusiasmi si sono subito spenti quando è stato ricordato che ciò non sarà possibile perché la legge lo vieta. Sky ha i diritti per il criptato, non per trasmettere in chiaro. E per il campionato non c’è un accordo tipo quello che consente a Mediaset di trasmettere una partita di Champions League. Naturalmente quando si è vociferato di TV8, anche Rai e Mediaset si sono affrettate a mettersi a disposizione per trasmettere la partita. E ci credo….! Ovvio che nel caso in cui Juventus-Inter sarebbe stata trasmessa in chiaro, una bella fetta di audience sarebbe sparita da tutte le altre emittenti televisive, che avrebbero potuto rivalersi per danni.
L’unica possibilità sarebbe quindi quella, al momento remota, di un ordine dall’alto a trasmettere la partita in chiaro, per cause di forza maggiore. Le stesse che hanno espulso il pubblico dall’Allianz Stadium torinese.

Biglietti, cosa dice il regolamento della Juventus

Il regolamento della Juventus per il ticketing all’articolo 6 spiega che non vi è diritto al rimborso:
Come previsto dal regolamento della Lega Nazionale Professionisti Serie A – F.I.G.C., in caso di sospensione delle gare dopo l’inizio del secondo tempo, il titolo di accesso non sarà valido per la gara di recupero.
L’obbligo di giocare partite a porte chiuse, e/o eventuali chiusure di settori, e/o l’eventuale squalifica del campo e la disputa di partite in campo neutro, disposti per Legge o provvedimento di autorità pubbliche o sportive, non genereranno diritto al rimborso e le spese di trasferta saranno a carico del titolare del titolo di accesso.
La predetta limitazione non opera nei casi di inadempimento colpevole ex art. 1218 c.c. della Juventus, restando inteso che non può essere considerato inadempimento colpevole di Juventus l’impossibilità di assistere alla partita per cause di forza maggiore, caso fortuito o per disposizioni degli organismi o delle Autorità competenti in seguito a fatti e/o eventi non dipendenti da responsabilità diretta di Juventus. 

Dieci club hanno clausole considerate vessatorie

Nelle condizioni previste nella vendita di abbonamenti e biglietti dei 20 club di Serie A in ben 10 non sono previsti alcun tipo di rimborsi: nove di questi club sono già stati protagonisti di un procedimento da parte dell’Antitrust proprio per le clausole considerate vessatorie.
Le squadre che non prevedono alcun rimborso sono Atalanta, Brescia, Genoa, Inter, Juventus, Lecce, Roma, Sampdoria, Spal e Udinese.

Otto club invece rimborsano

Sono invece otto i club che a vario titolo e con varie modalità contemplano il rimborso dei biglietti e in qualche caso anche della quota abbonamento.. Bologna, Parma, Torino e Fiorentina prevedono il rimborso sia dei biglietti che degli abbonamenti pro quota. La Lazio prevede che, in caso di chiusura di uno o più settori, venga messo a disposizione “un tagliando sostitutivo per altro settore” . Il Napoli prevede “il diritto dell’utente di usufruire del biglietto di accesso già acquistato per assistere alla gara come originariamente programmata ovvero, in alternativa, il suo diritto al solo rimborso del biglietto”, mentre il Sassuolo e l’Hellas Verona prevedono il rimborso per i possessori del biglietto e non per chi è abbonato.

Leandro De Sanctis

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