Milan-Juventus 2-0 | Non c’è squadra, Vlahovic lancia i rossoneri, fine dei giochi

Milan-Juventus 2-0 | Non c’è squadra, Vlahovic lancia i rossoneri, fine dei giochi

 Non sono arrivate nemmeno a metà ottobre le ambizioni di una Juventus vanamente rinnovata. Un patrimonio speso per rinforzi che non giocano, chi per infortunio serio come Pogba, chi per colpa aggravata, come Di Maria, che si fece espellere a Monza ricevendo due giornate di squalifica. La sconfitta che seppellisce la Juventus a distanza oceanica della vetta è nata proprio lì. Perché in Champions con il Maccabi si è visto che la Juve con Di Maria che sta bene e ha voglia di giocare è una cosa, senza è decisamente altro. E non fa male a nessuno.

Milan-Juventus 2-0 | Buon avvio bianconero, ma spuntato

Eppure la Juventus aveva iniziato con il piglio giusto la trasferta milanese, prematuro ma effettivo nodo cruciale della stagione. Venti minuti iniziali affrontati con determinazione e corsa, ma senza riuscire a produrre autentiche occasioni da rete. Solo rimpianti ed errori di mira. Il Milan subiva ma non si smarriva e pian piano tornava in possesso delle sue facoltà, arrivando a un primo palo colpito di tacco da Leao, e insidiose azioni in velocità e quindi al secondo palo sempre di Leao. Il gol che indirizzava la partita a dire il vero era, come dire, non casuale ma anomalo ed evitabile, per come è maturata l’azione dal corner che tra lisci e svirgolate ha consegnato il pallone a Tomori nel primo minuto di recupero, a due passi dalla porta bianconera. Non è una giustificazione ma il calcio d’angolo non avrebbe dovuto essere assegnato, perchè l’azione è stata viziata da un fallo nettissimo di Theo Hernandez su Cuadrado, che l’arbitro Orsato non ha visto. Insomma, quando le cose devono andar male…

 Milan-Juventus 2-0 | Juve slegata e sparita, Kean ci ha provato

 Per la Juve è stata notte fonda dopo soli 9 minuti della ripresa, quando Vlahovic ha lanciato i rossoneri verso i tre punti con uno sciagurato passaggio alla cieca in orizzontale, un errore che insegnano a non commettere fin dalle scuole calcio. Può sembrare cattivo dirlo, ma la verità è che stasera Vlahovic (sempre nervoso e teso quando non riceve palloni e non riesce a tirare), Kostic e McKennie (da quando è entrato), sono state le colonne inattese del Milan, per quanto non hanno minimamente inciso nel gioco juventino. Ad un certo punto sono rimasti solo l’orgoglio di Danilo e nel finale la voglia di Kean, che è riuscito a  crearsi due occasioni da solo, in una delle quali ha sfiorato il gol (sventato da Kalulu).

Per il resto poco o niente da salvare in un secondo tempo che ha mostrato chiaramente il divario attuale tra Milan e Juventus e tra questa piccola Juve e tutte le altre grandi. Sarà davvero complicato non sparire anche dalla lotta per quel quarto posto che salva i club da stagioni economicamente fallimentari regalando l’accesso alla Champions League.

Senza il Di Maria di Champions Allegri è tornato a non avere verticalizzazioni in area, cosicchè tutte le azioni anche decise e belle della prima parte di gara, non hanno prodotto nulla. I milanisti arrivavano sempre per primi sul pallone, la Juve sbagliava molto, senza mai riuscire a dare un minimo di continuità e lucidità non dico al suo gioco, ma almeno ai suoi tentativi di avvicinarsi alla porta di Tatarusanu.

   Milan-Juventus 2-0

MILAN: Tatarusanu; Kalulu, Gabbia, Tomori, Theo Hernandez; Tonali, Bennacer (39′ st Vranckx); Leao (39′ st Origi), Brahim Diaz (19′ st De Ketelaere), Pobega (14′ st Krunic); Giroud (19′ st Rebic). A disposizione: Mirante, Jungdal, Ballo Touré, Adli, Bakayoko, Dest, Thiaw. All.: Pioli

JUVENTUS: Szczesny; Danilo, Bonucci, Bremer, Alex Sandro; Cuadrado (1′ st McKennie), Locatelli (11′ st Paredes), Rabiot (35′ st Soule), Kostic (11′ st Miretti); Vlahovic (33′ st De Ketelaere), Milik. A disposizione: Perin, Pinsoglio, Gatti, Rugani, Fagioli. All.: Allegri

ARBITRO: Orsato di Schio

MARCATORI: 46′ pt Tomori (M), 9′ st Brahim Diaz (M)

NOTE: Ammoniti: Brahim Diaz, Tonali (M); Cuadrado, Kean, Paredes (J); Recupero: 2′ pt, 4′ st.

Leandro De Sanctis

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