Carl Weathers addio, ma Apollo Creed resta nella storia del cinema

Carl Weathers addio, ma Apollo Creed resta nella storia del cinema. Era nato a New Orleans il 14 gennaio del 1948, è scomparso a Los Angeles all’età di 76 anni.
Addio a Carl Weathers, l’indimenticabile Apollo Creed dei primi quattro film della saga di Rocky che ha caratterizzato sia la sua carriera che quella di Sylvester Stallone, che ha avuto parole commosse nel ricordare l’amico: “E’ stato parte integrante della mia vita, del mio successo. Non avrei potuto fare Rocky senza di lui. Era assolutamente Creed: la sua voce, il suo fisico, ma soprattutto il suo cuore e la sua anima. Non dimentico i momenti passati insieme, lui era magico“. E il saluto finale, commosso: “Apollo, keep on punch, continua a dare colpi…”
Insomma, se Carl Weathers è morto nel sonno , così hanno detto i suoi familiari, il suo Apollo Creed resterà immortale nella storia del cinema. La sua prima apparizione in un film avvenne quando ancora giocava a football, nel ruolo di linebacker, che per una stagione lo vide vestire la maglia degli Oakland Raiders. Abbandonò nel 1974 anche perché, conseguita la laurea in arti teatrali, iniziò quella di attore. Il cinema (23 film) non lo ha valorizzato troppo, nonostante il grande successo di Rocky. Ha interpretato soprattutto film d’azione. Tante le sue apparizioni televisive e in serie tv, oltre che in diversi videogiochi. Recentemente era apparso anche nella saga The Mandalorian, universo delle Star Wars che la Disney ha rilanciato con produzioni parallele e spin off riguardanti le avventure legate a Guerre stellari. Era stato anche regista di due episodi, interpretando il personaggio di Gree Karga, un ex magistrato a capo di una organizzazione di cacciatori di taglie. Un ruolo da buono per cui fare il tifo insomma, interpretato con classe e carisma.
E così il cast di Rocky Balboa perde dolorosamente un altro dei suoi grandi protagonisti, Carl Weathers dopo Burt Young, Burgess Meredith, Tony Burton, Joe Spinelli, George O’Hanlon, Joe Frazier.

Leandro De Sanctis

Torna in alto