Lo Sport nella Carta Costituzionale, firma anche tu.
Sono tra coloro che ritengono intangibile la Costituzione italiana, che non può diventare merce di scambio politico a seconda di come tira il vento della convenienza. Ma se c’è da aggiungere, se c’è da alzare la soglia dei diritti dei cittadini, non posso che essere favorevole. Lo sport è diventato anche in Italia un modo di vivere e di essere, al di là degli eccessi agonistico commerciali che rischiano a volte di far dimenticare l’essenza stessa della pratica sportiva, che ha varie facce e vari livelli. Ma che nei primi anni di vita, nell’infanzia e nell’adolescenza, dovrebbe essere diritto di tutti, a prescindere dal censo e dalle possibilità territoriali.
Dopo aver firmato, accolgo volentieri la richiesta di condivisione.
Cultura Italiae, tramite il suo spin off per le tematiche sportive ” Sport Italiae ” presieduto da Fabio Pagliara, ha sempre creduto e crede fortemente nella proposta che Mauro Berruto, cultista storico, ha portato avanti fin dal stesura del ” Manifesto Sportivi ” lanciato da Cultura Italiae lo scorso autunno.
Nel rispetto dei valori di condivisione e con spirito trasversale, inclusivo e aperto al coinvolgimento di tutti coloro i quali, a tutti i livelli istituzionali, hanno promosso varie azioni e iniziative specifiche al fine di colmare una lacuna presente nella nostra Carta Costituzionale.
Porre finalmente la parola Sport in Costituzione, per generare e rafforzare un cambio di paradigma culturale, perché i valori del movimento sportivo e le attività ad esso connesse possano essere promosse e tutelate dalle politiche pubbliche come già accade per la cultura, l’istruzione e la salute.
Perché siamo convinti che lo Sport sia, prima di tutto, Cultura, Istruzione e, appunto, Salute.
Lavoreremo insieme a Mauro e a chi di voi vorrà darci una mano, in modo trasversale, affinché l’inserimento della parola “Sport” nella nostra Costituzione possa generare un cambio di paradigma e la cultura del movimento possa essere promossa e tutelata da politiche pubbliche come per l’istruzione, la cultura e la salute.
Abbiamo chiesto, e siamo loro grati per avere aderito alla nostra proposta di far parte di un apposito comitato di giuristi per predisporre la norma su cui impegnare trasversalmente tutte le forze politiche in questo progetto di riforma costituzionale, ai professori di Diritto Costituzionale:
Alfonso Celotto, Francesco Clementi, Enrico Lubrano, Marco Plutino, Pierluigi Petrillo e Ida Nicotra.
