La Vezzali martedì studierà il complotto Schwazer

La Vezzali martedì studierà il complotto Schwazer. Lo ha anticipato a Italia1, nel corso della trasmissione Le iene. Valentina Vezzali, sottosegretario allo sport, promette l’impegno di approfondire le informazioni che riguardano il complotto ai danni del marciatore azzurro Alex Schwazer dopo le minacce di Sebastian Coe e la presa di posizione della politica italiana. In Italia solitamente si usa un aggettivo preciso per definire lo stampo di dichiarazioni come quelle fatte dal presidente della ex Iaaf, ora World Athletics, Sebastian Coe. Un aggettivo che nasce dalla parola che ha tristemente reso nota l’Italia nel mondo, non per il suo patrimonio culturale o per le sue attrattive turistiche. Anche su questo sito avete già letto la tradizione delle dichiarazioni di Sebastian Coe, peraltro a stretto giro corrette e rettificate nella parte in cui ha parlato anche a nome dell’Athletics Integrity Unit.
Dopo la risoluzione politica che ha unito tutte le forze politiche del Paese, martedi 30 marzo se ne parlerà ancora nella commissione che vede in prima linea la neo nominata Valentina Vezzali. L’ex schermidrice campionessa olimpionica di scherma, è oggi sottosegretario allo sport.

Capdevielle nella sentenza del Tribunale di Bolzano

Nella motivazione della sentenza (ritortasi contro Iaaf e Wada), con la quale il Tribunale di Bolzano ha assolto Alex Schwazer di legge tra l’altro a proposito di Capdevielle, «È forte il sospetto che si sia cercato di coprire un dato fasullo con altri dati fasulli», scrive il Giudice Walter Pelino a proposito di uno studio definito «fantomatico» prodotto dalle difese di Wada per spiegare le anomalie delle provette. Pelino ha ricordato anche come Thomas Capdevielle, il dirigente della Wada che avrebbe ostacolato le indagini, ebbe un ruolo nel processo che a Parigi portò alla condanna dell’ex presidente della Iaaf Lamine Djack. «Capdevielle venne sentito in quella vicenda come testimone assistito, cautela prescritta laddove vi sia il rischio di dichiarazioni autoincriminanti (…) nella stessa vicenda Jane Boulter Davies, anch’essa responsabile dell’antidoping, è stata sospesa per sei mesi mentre il marito Nick Davies, capo ufficio stampa di Iaaf, è stato sospeso e poi radiato. Il dottor Pierre Yves Garnier, incaricato dei controlli antidoping, è stato a propria volta sospeso per tre mesi». «Il prelievo dell’1.1.2016 a carico di Schwazer venne disposto da Capdevielle del cui ufficio facevano parte anche i predetti Boulter Davies e il dottor Yves Garnier”.

Una delle mail incriminate mostrate nella trasmissione delle Iene, certifica il complotto contro Schwazer
Una delle mail incriminate mostrate nella trasmissione delle Iene, certifica il complotto contro Schwazer

Le minacce all’Italia di Coe in versione originale

Sebastian Coe’s comments: “The Athletics Integrity Unit and World Athletics stand absolutely by the position they have taken.”

“I don’t want Italy to be on the wrong side of history here. The issue is clearly one that is exercising Italy and it is important that we remain very firm and very resolute here. And I don’t want Italian track and field to be tainted given the extraordinary contribution it has made to the history of our sport. It’s not for me nor for our sport to make judgments on the criminal or civil actions, that down to the justice in any particular country, but I just hope that people realise this is an important issue and history will be unkind.”

“I want to make it absolutely clear here that we do resolutely reject any attempt by the athlete or any individuals associated with the athlete to undermine or seek to annul the final Court of Arbitration ruling. It was an award based on what can be best described as far-fetched manipulation theories.”

Il video della trasmissione Le iene, su Italia1

https://www.iene.mediaset.it/video/alex-schwazer-giudici-campioni-anti-doping-manomessi_1014257.shtml

Di cosa parliamo quando parliamo di Coe?
La rubrica di Franco Arturi sulla “Gazzetta”

La rubrica Porto Franco, a firma Franco Arturi, sulla Gazzetta dello Sport di venerdì 26 marzo
La rubrica Porto Franco, a firma Franco Arturi, sulla Gazzetta dello Sport di venerdì 26 marzo.

Leandro De Sanctis

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