Supercoppa numero 9 alla Juventus: Szczesny para, Ronaldo risolve

Supercoppa alla Juventus per la nona volta. Szczesny para, Cristiano Ronaldo risolve. Poi Insigne sbaglia il rigore del pareggio e Morata firma il successo all’ultimo secondo. Se Gattuso avesse saputo o ricordato che Insigne aveva fallito i due rigori calciati contro la Juventus, forse avrebbe affidato ad un altro giocatore il rigore che a dieci minuti dalla fine avrebbe potuto dare il pareggio al Napoli.
Ma sarebbe stata una punizione eccessiva per una Juventus che nel secondo tempo è decisamente cresciuta. Un primo tempo equilibrato. Da un lato il possesso palla sterile di una Juve in difficoltà a creare qualcosa di pericoloso a ridosso dell’area napoletana. Dall’altra parte un Napoli attento in difesa e pronto al contropiede, a presentarsi nell’area avversaria creando pericoli per la porta bianconera.
L’unica vera occasione da gol dei primi 45 minuti l’ha avuta Lozano, abile nell’anticipare Danilo, ma il suo colpo di testa in tuffo da distanza ravvicinata è stato sventato da una prodezza di Szczesny.
Nella ripresa la squadra di Pirlo è diventata più convinta, rivitalizzata dall’ingresso positivo di Bernardeschi al posto di uno spento Chiesa (forse condizionato da un problema alla caviglia). L’ex viola sfiorava il gol alla prima azione, ma il suo tocco era respinto sulla linea di porta. Ma la squadra sembrava diversa anche nel modo di stare in campo: più vogliosa, più aggressiva, capace di applicare un pressing alto con continuità.
Il gol è arrivato al 19′: corner di Bernardeschi spizzato di testa da Bentancur, palla che carambola su Bakayoko e rotola verso Cristiano Ronaldo che si gira e da distanza ravvicinata insacca.
Un gol che dà enorme fiducia alla Juventus e il suo atteggiamento, la sua padronanza del gioco sull’1-0 mi è piaciuta molto, specie ricordando il recente passato. Il Napoli non ha saputo trovare il modo di rendersi davvero pericoloso, faticando addirittura a riproporsi in fase offensiva.
Anche se poi le occasioni per l’1-1 le ha avute, in maniera più casuale che come frutto di manovra. Prima il rigore fischiato per l’intervento di McKennie su Mertens: il texano stava rinviando quando da dietro Mertens è stato lesto a mettere la sua gamba, presa in pieno. Bene ha fatto l’arbitro Valeri (la sua direzione mi è parsa ottima, a parte forse l’ammonizione a Ronaldo) ad assecondare la richiesta della VAR, a consultare le immagini. Insigne ha calciato a lato, alla destra di Szczesny che si era buttato dalla parte opposta.
La seconda chance è nata da una fortuita deviazione di Chiellini che si sarebbe trasformata in autogol (prima anche Manolas aveva sfiorato una clamorosa autorete) se Szczesny non avesse sfoderato un’altra super parata.
Vittoria importante per la Juventus, anche aveva bisogno di trovare fiducia dopo la brutta sconfitta di domenica contro l’Inter. Ma i problemi non sono risolti, nel senso che certe difficoltà si sono viste anche stasera, sul pessimo campo del Mapei Stadium di Reggio Emilia. La Juventus mantiene il possesso palla, ma non sa trovare il modo di creare seri pericoli, specialmente contro difese attente e affollate.
Le occasioni da gol nascono se dalle fasce si riesce a saltare l’uomo e si gioca la palla con velocità, con cross anche bassi e arretrati. Oppure con scambi veloci centrali. Nel primo tempo, valutando le difficoltà a creare pericoli, pensavo che alla Juve servirebbe uno come l’atalantino Papu Gomez, abile proprio a saltare l’uomo, a creare superiorità anche dalle fasce per lanciare verso la rete i compagni. Poi bisognerebbe ridisegnare l’assetto tattico per collocarlo. Ma tanto Gomez non arriverà, quindi è solo un pensiero.

Il ritorno di Cuadrado

Fondamentale per la Juventus il ritorno di Cuadrado, che tanto è mancato causa Covid. Se n’era andato, espulso in Juve-Fiorentina 0-3, è tornato per mettere la sua ottima prestazione al servizio della Supercoppa. Stupefacente pensando che era reduce dal Covid: l’azione del raddoppio di Morata, all’ultimo secondo, è stata merito suo, della sua galoppata in contropiede. Lui e super Szczesny sono stati i migliori in una squadra che ha comunque giocato sostanzialmente bene. Danilo ha sofferto Lozano nel primo tempo, poca sostanza offensiva da Bentancur e Arthur, migliorati però nella ripresa e importanti nel filtro difensivo, soprattutto il brasiliano. Bene Chiellini e Bonucci, che è stato a lungo il regista con i suoi lunghi lanci a tentare di lanciare Kulusevski e Ronaldo. McKennie ha corso e vinto contrasti, Kulusekvski è stato nel vivo dell’azione, non è riuscito a trovare il guizzo buono ma si è sacrificato anche nei ripiegamenti. Bravo Bernardeschi, subito in partita e reattivo nella manovra.
Ecco, si è finalmente rivista una Juve capace di vincere contrasti, di pressare alto. Una volta di più è stato decisivo il portiere Szczesny, prodigioso sulla zuccata di Lozano e sulla carambola da autogol di Chiellini. E Cristiano Ronaldo? Ha segnato e ha deciso in pratica la Supercoppa dimostrandosi ancora una volta uomo da finali: ha segnato in nove delle ultime dieci finali, nelle ultime 32 gare giocare con la Juve, ha realizzato 32 gol. Non è il miglior Ronaldo, ma finché segna…

Juventus-Napoli 2-0

Marcatori: 64′ Ronaldo, 95′ Morata

JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, Chiellini, Danilo; Chiesa (46′ Bernardeschi), Arthur, Bentancur (83′ Rabiot), McKennie; Kulusevski (83′ Morata), Cristiano Ronaldo. All. Pirlo

NAPOLI (4-2-3-1): Ospina; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui (83′ Llorente); Bakayoko (67′ Elmas), Demme (83′ Politano); Lozano, Zielinski, Insigne; Petagna (72′ Mertens). All. Gattuso.
ARBITRO: Valeri
Ammoniti: Ronaldo, Zielinski.
*All’80’ Insigne calcia fuori un rigore

Leandro De Sanctis

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