Quasi nemici | Recensione film

Quasi nemici, L’importanza di avere ragione. Sorvoliamo sul solito titolo ruffiano imposto dai distributori italiani, per rimandare al grande successo di Quasi amici: qui propongono Quasi nemici, l’importanza di avere ragione. I due antagonisti del titolo sono il professor Pierre Mazrd (Daniel Auteuil) e Neila Salah (Camelia Jordana) studentessa delle banlieue parigine, matricola a Giurisprudenza nell’Università Pantheon-Assas di Parigi.
Il professore è razzista, borioso, arrogante, in poche parole insopportabile per come umilia gli studenti e come si rivolge a loro. La ragazza arriva tardi in aula il primo giorno e richiama involontariamente la sua attenzione, accendendo la miccia di una serie di provocazioni che potrebbero originare l’immediato licenziamento di ogni professore in ogni università. In realtà sappiamo che le cose non vanno così nel mondo vero.
Nel film però c’è il filmato postato dagli studenti su you tube che porta a conoscenza di tutti l’episodio. Da qui l’origine della storia: il professore razzista dovrà fare da tutor alla ragazza, per darle modo di partecipare alle selezioni per la gara annuale di retorica, un concorso tra le università di Giurisprudenza francesi.

L’educazione degli opposti

E così assistiamo all’insegnamento fuori dagli schemi che coinvolge un professore e una studentessa che si detestano. Ma il terreno comune di battaglia diventa terra di confronto, nel nome dell’apprendimento (e della convenienza). Qui il film diretto da Yvan Assal riesce ad essere anche divertente, ponendo l’accento strada facendo sulle prevedibili ma sempre valide tematiche: quanto il modo di vestire e di presentarsi influisce sul pregiudizio? Quanto l’emotività caduta nella trappola dell’insulto e dell’odio annebbia la lucidità dell’esposizione e della replica, le argomentazioni?
Al centro del processo educativo il professor razzista pone Schopenhauer e il suo L’arte di ottenere ragione, esposta in 38 stratagemmi. Naturalmente il film mi ha “costretto” ad andare subito a trovare il testo del filosofo tedesco Arthur Schopenhauer. Una lettura molto interessante e stimolante, come tutte le sue opere specifiche.
Stratagemmi alla mano, il professore e l’allieva si confrontano, sperimentano anche in ambienti decisamente non canonici, come un vagone della metropolitana, l’arte di declamare in pubblico senza farsi condizionare.
Quasi nemici è un’operina semplice, perfino didascalica nella sua prevedibilità. Ma non inutile, soprattutto tenendo conto della realtà multietnica che è caratteristica da decenni della nuova Francia. Se il professore accetta di insegnare alla ragazza per convenienza, la studentessa si renderà conto che la qualità dell’insegnamento è fondamentale per la sua crescita, per diventare avvocato. Ed è significativo che in un momento particolare del film, il suo giovane fidanzato non altrettanto istruito ma sensibile, saprà fotografare nel modo giusto ciò che è stato.

Quasi nemici, la scheda

QUASI NEMICI – L’importanza di avere ragione. Originale: Le Brio. Francia, Belgio 2017.
Regia: Yvan Attal.
Interpreti: Daniel Auteuil, Camelia Jordana. Yasin Houicha, Nicolas Vaude. Durata 95′.
* visto in versione originale francese con sottotitoli in italiano. Su Now Tv/Sky.

Quasi nemici (orig.Le Brio) trailer originale

Leandro De Sanctis

Torna in alto