Atalanta super Champions, rosso per Agnelli

Atalanta nei quarti di Champions, altro che agnelli…

L’Atalanta tra le otto migliori squadre di questa Champions League è un premio per il gioco del calcio. E la dimostrazione di quanto fossero sbagliate, offensive e fuori luogo le dichiarazioni di Andrea Agnelli, presidente della Juventus, riguardo proprio i bergamaschi, portati ad esempio di come fosse un errore spalancare le porte dell’Europa che conta ad un piccolo club senza storia, ai danni ad esempio di una Roma, dalle maggiori tradizioni e fornitrice di un elevato contributo al ranking italiano negli ultimi anni.
Si chiedeva Agnelli, bontà sua, come bilanciare il contributo al calcio europeo con i risultati di una singola stagione. A parte che l’Atalanta non brilla da una sola stagione, anche senza andare al 1987-88 quando l’Atalanta arrivò in semifinale nella Coppa delle Coppe (e aggiungerei, ai fini del discorso, il Vicenza eliminato in semifinale di Coppa delle Coppe nel 1989 dal Chelsea, complice un gol ingiustamente annullato al bomber Luiso). Quelle imprese entusiasmarono tutti i tifosi del calcio.
Dire certe cose nella stagione in cui l’Atalanta ancora una volta sta dimostrando di giocare il più bel calcio (in Italia solo la Lazio può avvicinarsi, anche se con modalità meno spettacolari) è stato un fallo da cartellino rosso. Con la sua uscita Agnelli ha confermato che ha una visione del calcio contraria a quella della maggior parte degli sportivi e dei tifosi. Un calcio fatto di fatturati e mega commissioni che arricchiscono i procuratori e giocatori spesso mediocri e quasi sempre di livello inferiore ai loro ingaggi. L’Atalanta dimostra che anche Conte sbagliava, quando se ne uscì con la famosa frase del ristorante (Con 10 euro non si mangia in un ristorante da 100 euro). Quando il calcio resta sport ecco che assistiamo a miracoli, come quello dell’Atalanta, che approda nei quarti di finale dopo aver iniziato la stagione europea con uno 0-4 e tre sconfitte. Il lavoro di Gasperini e della società di Percassi parte da lontano, come ha ricordato anche Ilicic dopo il poker del Mestalla.
La Champions che vorrebbe Agnelli, presidente dell’ECA (European Club Association), una specie di club esclusivo che vorrebbe decidere i destini del mondo calcistico, ha poco o nulla a che vedere con i valori del calcio e dello sport. E’ frutto di una mentalità distorta, viziata, profondamente iniqua. La stessa che concentra il patrimonio economico mondiale in una risibile percentuale di mani e lascia nella povertà il resto del Mondo. La solita storia dei ricchi e dei poveri, ma senza musica.

Non bisognava stuzzicare l’Atalanta, perché…

Da juventino doc, ora tocco ferro perché si sa come vanno certe cose quando si sparla: l’Atalanta nei quarti c’è già, la Juventus ancora no perché deve ancora domare il Lione. Non solo: nei quarti di finale è possibile anche che il sorteggio metta di fronte squadre dello stesso Paese. Insomma, Juventus-Atalanta, Lione permettendo, è un abbinamento possibile. E in due partite l’anno scorso l’Atalanta eliminò i bianconeri.
Per non parlare dell’ipotesi, sgradevole e spero non praticata, di cambiare in corsa le regole con un play off ad assegnare lo scudetto. Indovinate contro chi giocherebbe la Juventus nella semifinale? Beh, era facile, contro l’Atalanta quarta classificata (Lazio-Inter l’altra semifinale).

Stampa britannica Agnelli: Vuole distruggere la Champions”

Durissimi attacchi ad Andrea Agnelli sono arrivati nei giorni scorsi dalla stampa britannica. Frasi come: “Ha avuto la fortuna di essere nato in una delle grandi dinastie calcistiche, Ora vuole distruggere la Champions” “La sua stupidità e la sua avarizia ucciderebbero uno sport che non appartiene a figli di papà che hanno ereditato tutto, ma alle classi lavoratrici di tutta Europa” Lo sapevi che l’Ajax lo scorso anno è stata la prima semifinalista di uno dei campionati al di fuori delle cinque grandi dal 2005 ad oggi? E come ricompensa? Hanno dovuto vendere i pezzi migliori”.

Ilicic dopo il poker di Valencia

“L’ho già detto, più invecchio più divento buono. Mi diverto, voglio andare avanti. Dobbiamo dare tante soddisfazioni a coloro che sono a casa. L’Atalanta non è più una sorpresa come ho detto dopo la partita di Milano. Vogliamo continuare. Il nostro obiettivo è fare vedere che meritiamo di stare dove siamo. Vogliamo crescere. La cosa più importante è divertirsi, non è così facile arrivare a questi livelli. È un percorso iniziato qualche anno fa. Ci divertiamo, andiamo avanti, il nostro obiettivo è questo”.

Valencia-Atalanta 3-4, highlights Sky

https://video.sky.it/sport/calcio/champions-league/video-valencia-atalanta-3-4-gol-e-highlights/v581185.vid?itm_source=parsely-api?intcmp=video_piuvisti-top

Atalanta-Valencia 4-1, highlights Sky

https://sport.sky.it/calcio/champions-league/2020/02/19/atalanta-valencia-risultato-gol

Leandro De Sanctis

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