CALCIO La memoria corta del tifoso Donnarumma

Gigio Donnarumma, a soli 18 anni, è davvero un fenomeno. Il tempo dirà se sarà stato bravo e vincente come Gigi Buffon. Venerdì sera era quasi riuscito, con le sue parate, a salvare il Milan da una meritata sconfitta. Un partita da fuoriclasse la sua. Meno da campione la coda, dopo il rigore fischiato dall’arbitro Massa per il fallo di mani commesso da De Sciglio. 
Personalmente non amo i rigori concessi per tocchi di mano, se non su tiri diretti palesemente a rete, ma regolamento alla mano non è stato certo un illecito aver punito l’intervento di De Sciglio con le braccia pericolosamente allargate e solo dopo l’impatto con la palla, quel braccio sinistro viene istintivamente tirato indietro. Ne sono stati fischiati tanti di rigori del genere.
Ma non voglio nemmeno parlre di questo. Mi ha colpito il dopo. Le scene per le quali Montella diplomaticamente, con un pizzico di furbizia e indiscutibile fair play mediatico, ha ritenuto di doversi scusare. 
Brutta la scena di Donnarumma che rifiuta la mano tesa di Kean e Dybala. Bella la scena di Donnarumma che bacia lo scudetto e la maglia del suo Milan (giusto amare la squadra per la quale si gioca, gli auguro di restare a lungo in rossonero).
Brutte le parole pronunciate da Donnarumma: «Non è possibile, non è possibile, sempre a loro, sempre a loro».
Brutte perchè parole senza memoria. A soli 18 anni Donnarumma ha già problemi a ricordare cosa accaduto pochi mesi fa, il 22 ottobre scorso? Il Milan vinse 1-0 con la Juventus, alla quale sullo 0-0, nel primo tempo fu annullato un gol assolutamente regolare di Pjanic, su punizione. Quella volta Donnarumma protestò con l’addizionale e riuscì a far annullare il gol. Due punti in più per il Milan, tre in meno per la Juventus, per loro, come direbbe Gigio, fenomeno dalla memoria corta o distorta. Eppure l’arbitraggio che ha consentito al Milan di vincere a Sassuolo è roba recente…

Leandro De Sanctis

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