Paggi e “Il miracolo di Berlino”: Una sofferenza non poter dare il mio contributo.
Pillole dal libro Il miracolo di Berlino, di Leandro De Sanctis e Pasquale Di Santillo. Il mondiale di pallavolo femminile del 2002. Le parole di Paola Paggi.
Stiramento del collaterale del ginocchio destro ricadendo a muro nella gara inaugurale con il Giappone. Un destino crudele e il Mondiale di Paola Paggi terminò con la prima partita. “A caldo non si capì l’entità dell’infortunio ma ebbi subito la sensazione che fosse successo qualcosa di grave. Non c’era nulla di rotto ma non ho potuto rientrare. Per me sinceramente è stata una sofferenza, per quanto anche una gioia, vedere le mie compagne che vincevano e soffrivano in campo e non poter dare il mio contributo, senza la minima prospettiva di recupero. Dovetti lottare con tutte le mie forze con me stessa per non tornare a casa come avrei voluto. Andare al Mondiale dopo tutti i sacrifici fatti e vederselo soffiare dal destino è stato davvero atroce. Ma sono contenta di essere rimasta e di aver vissuto l’entusiasmo di un trionfo senza precedenti”
Paola Paggi è nata a Ivrea, Piemonte, giocava nel ruolo di centrale. Tra il 1999 e il 2006 ha giocato 232 partite con la maglia della Nazionale. Al Mondiale del 2002 aveva 26 anni.
La foto è di Fiorenzo Galbiati, che ha firmato anche la foto di copertina del libro Il miracolo di Berlino. Nel libro il racconto di ciò che accadde venti anni fa e la rilettura storica attraverso le parole delle protagoniste e dell’ambiente di allora e oggi. Nel libro anche foto di Mauro De Sanctis.
Il miracolo di Berlino
IL MIRACOLO DI BERLINO di Leandro De Sanctis e Pasquale Di Santillo. 264 pagine, Calzetti-Mariucci editore, 16 euro. In tutte le librerie on line e direttamente sul sito della Casa editrice.
