Juventus-Dinamo Kiev 3-0 | Chiesa lancia i bianconeri

Juventus-Dinamo Kiev 3-0, Chiesa gioca la sua miglior partita in bianconero e la celebra con un gol e un assist, lanciando la squadra ad un rotondo 3-0. Una buona partita anche se nel quarto d’ora finale del primo tempo (un’ottima parata di Szczesny ha evitato il pareggio degli ucraini) e nei primi dieci minuti della ripresa la Dinamo ha preso in mano il gioco, saltando il centrocampo bianconero e rendendosi pericolosa.
Il portiere polacco, insieme con Chiesa e Morata è stato il cardine di un successo che non basterà per sorpassare il Barcellona e chiudere al primo posto il girone di Champions League, ma ha la sua importanza per la convinzione che sta costruendosi la Juventus e per l’immediato futuro. La Juve in campionato ha già perso tanti punti e le due giornate di squalifica che le toglieranno il suo bomber più in forma, Alvaro Morata, la pongono già di fronte a sfide cruciali.
La bella partita di Chiesa è molto importante, nel momento in cui altri nuovi giocatori stanno soffrendo. Chiesa ha segnato di testa il gol del vantaggio (su cross di Alex Sandro, poi divenuto capitano) dopo averci provato un paio di volte, ma soprattutto ha inciso sulla fascia, saltando l’uomo in velocità creando superiorità: condizione essenziale per un attacco pericoloso. Non a caso è arrivato così il gol della sicurezza, il 2-0 depositato in rete da Ronaldo da distanza ravvicinatissima dopo l’azione di Chiesa e la deviazione di Morata. E c’è stato il suo zampino anche nella veloce ripartenza che ha fruttato il 3-0 della sicurezza, firmato da Morata. Ed è stato bravo anche nell’inseguire palla e avversari nella fase difensiva.
Dopo i patemi di Benevento, ci voleva una vittoria in allegria, con tre gol e senza subirne. Difesa con Bonucci e de Ligt, Demiral a destra per far riposare Cuadrado, Bentancur e McKennie al posto di Arthur e Rabiot.
La voglia di giocare c’è e le occasioni arrivano, inclusa una traversa di Cristiano Ronaldo. Morata ha fatto un gran lavoro anche in fase di ripiegamento, confermandosi pedina preziosissima in questo momento della stagione. Ecco perché la sua assenza per squalifica non può non tenere in apprensione, soprattutto perché Dybala non è ancora pronto per essere di nuovo il Dybala che ha tenuto in piedi quasi da solo la Juventus in tante occasioni.

Frappart, la donna arbitro promossa con lode

C’era curiosità per la donna arbitro, all’esordio in Champions. Beh, Stephanie Frappart è stata molto brava, aiutata dal comportamento dei giocatori ma discreta e precisa nel giudicare, con sobrietà, senza smanie di protagonismo.

I numeri: Morata, Ronaldo, Chiesa padre e figlio

Morata a quota sei gol in Champions, suo record. Il precedente era di 5, sempre con la Juve, nella stagione conclusa con la finale persa contro il Barcellona. Era dal 2002 che uno juventino non realizzava almeno sei gol in Champions League. L’ultimo a riuscirci era stato David Trezeguet nella stagione 2001-2002. Per Ronaldo si è trattato della rete numero 750, 132 esima in Champions, 75 con la Juventus.
Con il gol alla Dinamo, la famiglia Chiesa diventa la prima ad aver segnato in Champions con padre e figlio: Federico Chiesa attuale juventino, papà Enrico a suo tempo giocatore del Parma

Stephanie Frappart, prima donna arbitro della Champions League
Stephanie Frappart, prima donna arbitro della Champions League

Juventus-Dinamo Kiev 3-0

Marcatori: 21′ Chiesa, 57′ Ronaldo, 66′ Morata

JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Demiral (69′ Dragusin), Bonucci (62′ Danilo), de Ligt, Alex Sandro; Chiesa (76′ Kulusevskiy), Bentancur (76′ Arthur), McKennie, Ramsey (62′ Bernardeschi); Morata, Ronaldo. All. Pirlo

DINAMO KIEV (4-2-3-1): Bushchan; Kedziora, Popov, Zabarnyi, Mykolenko (84′ Karavaev); Sydorchuk, Shaparenko; Tsygankov (91′ Lednev), Shepelev (72′ Harmash), Rodrigues (72′ De Pena); Verbic (72′ Supriaga). All. Lucescu
Arbitro: Frappart (Francia)
Ammoniti: Bentancur, Zabarnyi, Shaparenko

Lo score di Ronaldo nella tabella pubblicata da Opta su Twitter
Lo score di Ronaldo nella tabella pubblicata da Opta su Twitter

Leandro De Sanctis

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