MUSICA Emotional tattoos, Pfm

La copertina di Emotional tattoo, l’album della Pfm

Emotional tattoos, l’album della nuova Pfm è uscito lo scorso ottobre. E ha subito diviso: una fetta di pubblico non l’ha amato ed in generale l’album Emotional tattoos, che rompeva un lunghissimo silenzio della Premiata Forneria Marconi, non ha raccolto critiche troppo positive. Sì, sufficiente, ma non molto di più. L’impatto non è stato dei migliori, (apparentemente) lontano dal prog, quasi pop per molti aspetti. Però non potevo lasciarlo lì così. Ho voluto fare una sorta di full immersion. A forza di sentirlo, comunque, ho iniziato a cambiare idea. Ho apprezzato certe linee di basso e qualche riff (se impropriamente posso definirli cosi) di tastiere dal sapore prog, le “fughe” melodiche che hanno impreziosito l’album.
E quando un caro amico ha condiviso le sue perplessità per le non eccelse doti di cantante di Franz Di Cioccio e la nostalgia per la vena compositiva di Franco Mussida, l’ho ascoltato e riascoltato. Saranno anche canzonette insomma,  ma globalmente è un album ben suonato, di livello superiore alla maggior parte dei lavori che escono, ormai un po’ tutti laccati e poco originali. Mi era piaciuto tantissimo Stati di immaginazione e anche la vena melodica di Dracula, opera anomala per la Pfm (ma non disdegno il melodramma, quindi…).
Poi va sottolineato che la nuova Pfm, ridotta a Franz Di Cioccio e Patrick Djivas del nucleo storico e ora allargata con tanti nomi nuovi, tra i quali il chitarrista Marco Sfogli,  e il ritorno di Lucio “violino” Fabbri, si è data da fare, credendo molto nel nuovo progetto. Hanno partorito qualcosa di nuovo e curato, un album in italiano, lo stesso album in inglese (con testi anche diversi). Diciamo che anche io mi aspettavo qualcosa di diverso, anche se è chiaro che ogni musicista ha anche il diritto di non restare prigioniero del passato. M
a… Dopo qualche settimana anche il mio amico ha cambiato idea: l’album gli piaceva, e perfino Di Cioccio cantante alla fine non era poi così fiacco.
Sostanzialmente, ascolto su ascolto, devo dire che Emotional tattoos mi piace. E’ un album molto godibile anche se diverso. Poi ho ascoltato l’ultimo dei Barock Project, che consiglio, e incredibilmente ho avuto la sensazione che la Pfm abbia proposto un sound simile al loro per certi versi, specie in un brano. Poi ascolti tutto l’album e ti pare di individuare le influenze della vecchia Pfm nella musica dei Barock. E allora capisci che il prog è un gran calderone che i nuovi gruppi hanno assorbito, così ci trovi qualcosa di E.L.& P, di Pfm, di Banco.
Emotional tattoos in ogni caso decisamente un buon album, moderno, fresco nella sua semplicità, con brani di qualità, qualcosa di nuovo con lampi di antico. A molti non sono entrati nel cuore. A me piace sempre più, ascolto dopo ascolto l’ho fatto mio, lo canticchio, e trovo splendidi molti passaggi e interessanti e sentiti i testi in italiano (Quartiere generale su tutti, meriterà un post a parte) Insomma, con me la Pfm ha raggiunto il suo scopo, quelle musiche mi risuonano ora come tatuaggi emotivi ed emozionali che mi sono rimasti dentro, attaccati al cuore pulsante di ascoltatore. Proprio io che detesto i tatuaggi sulla pelle…

LA PFM OGGI
Franz Di Cioccio (voce, batteria, percussioni), Patrick Djivas (basso), Lucio Fabbri (violino, tastiera, chitarra), Roberto Gualdi (batteria), Alessandro Scaglione (tastiera, voce), Marco Sfogli (chitarra elettrica), Alberto Bravin (tastiere aggiuntive, chitarra acustica, voce).

http://www.pfmworld.com/pfm/?page_id=71

https://www.youtube.com/watch?v=JEZFgN5w4B4

http://video.sky.it/news/spettacolo/emotional-tattoos-nuovo-album-della-pfm/v375801.vid

Leandro De Sanctis

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