Calcio, il velo sulle punizioni è da proibire: anti sportivo

Calcio, il velo sulle punizioni è da proibire: antisportivo ed eticamente scorretto. L’invenzione dell’allenatore dell’Atalanta, Gasperini, è stata commentata generalmente come una furbata intelligente. A mio avviso non è solo una furbata, è qualcosa di veramente anti sportivo che non può essere al momento punito solo perché il regolamento non lo contempla. Ma non mi stupirei se in futuro il Board intervenisse.
C’è l’esempio della pallavolo che può far capire meglio come e perché il velo è un’azione scorretta. Con l’ausilio dell’arbitro internazionale di volley Simone Santi, ho pubblicato in coda in dettaglio il regolamento della pallavolo. Quando il giocatore va in battuta, i suoi compagni al di qua della rete non potrebbero collocarsi davanti a braccia larghe o alzate per impedire la visuale alla ricezione avversaria.
Nel calcio accade la stessa cosa, anzi peggio. Finché c’è un giocatore che si sdraia dietro la barriera ufficiale per impedire la beffa del tiro rasoterra quando la barriera salta, va bene, perché rientra nelle azioni difensive.
Collocare invece tre uomini davanti al punto di battuta, più o meno distanti dalla barriera avversaria (che deve avere un metro di libertà secondo l’ultima variante regolamentare), per nascondere il pallone e la partenza del tiro, è un abuso (per il momento non vietato espressamente dal regolamento) dell’attacco e andrebbe catalogato sotto la voce comportamento antisportivo.
Visto fare dall’Atalanta, Conte e l’Inter hanno subito seguito l’esempio. Per due volte è successo contro il Milan e martedì sera nel derby di Coppa Italia Inter-Milan (2-1) la punizione di Eriksen con il velo di de Vrij, Lautaro Martinez e Vidal che si sono allargati contemporaneamente quando il danese ha tirato, si è trasformata in gol. Il gol che ha regalato all’Inter la semifinale di Coppa Italia.
Comunque la si pensi al riguardo, non mi pare che il velo sui calci piazzati della squadra in attacco possa essere definito congruo con la sportività e il fair play che Fifa e Uefa predicano e che ogni sport dovrebbe preservare.
La pallavolo lo ha vietato, mi auguro che anche il calcio si adegui, come ha fatto già vietando agli attaccanti di collocarsi a meno di un metro dalla barriera difensiva sui calci di punizione.

Il regolamento (da rivedere) nel calcio

A termini di regolamento l’Atalanta non ha commesso irregolarità. Sulle punizioni la distanza tra la palla e la barriera della squadra che si difende deve essere di 9.15 metri e i giocatori della squadra attaccante non possono più porsi al fianco degli avversari per disturbare o creare una ostruzione ma devono stare ad almeno un metro di distanza.

Pallavolo: chiarimenti su Velo e Circolare “Operazione Velo”

La presente nota ha l’obiettivo di chiarire alcuni aspetti regolamentari già ampiamente trattati nell’ambito della circolare “Operazione velo”.
Per comodità e per facilitare l’interpretazione si riportano di seguito la regola di gioco relativa al velo ed alcune definizioni.
Regola 12.5 VELO 12.5.1 I giocatori della squadra al servizio non devono impedire agli avversari di vedere il giocatore al servizio o la traiettoria della palla per mezzo di un velo individuale o collettivo.
12.5.2 Un giocatore o un gruppo di giocatori della squadra al servizio effettuano un velo se agitano le braccia, saltano o si muovono lateralmente, durante l’esecuzione del servizio, o sono raggruppati per coprire la traiettoria della palla (Fig. 6).

Schematizzazione del Velo

Definizioni
Velo: azione di un giocatore o di un gruppo di giocatori della squadra al servizio effettuata agitando le braccia, saltando o muovendosi lateralmente durante l’esecuzione del servizio, o raggruppandosi per coprire la traiettoria della palla. Fallo di velo: fallo che si concretizza allorquando un velo individuale o collettivo impedisce di fatto agli avversari di vedere il giocatore al servizio o la traiettoria della palla.

Interpretazione
A fronte delle definizioni è chiaro che se i giocatori
• agitano le braccia, saltano o si muovono lateralmente, durante l’esecuzione del servizio o • sono raggruppati
e coprono il giocatore al servizio o la traiettoria della palla, si configura il fallo di velo, il quale va sanzionato.
Se i giocatori sono raggruppati per coprire
• il giocatore al servizio o • la traiettoria della palla
ma non si configura il fallo di velo, come avviene ad esempio nel caso del servizio al salto o nel caso della traiettoria della palla al di fuori del cono d’ombra creato dal raggruppamento (vedi schematizzazione), va valutata l’azione di velo.
Come precisato nella circolare “Operazione velo” a livello internazionale, fino ad oggi, non è stata presa in considerazione la problematica relativa al velo, nonostante sia stata sollecitata una decisione in merito. Difatti non vi è menzione né nelle “Refereeing Guidelines” nè tantomeno nel “FIVB Casebook”.
In attesa delle indicazioni e delle conseguenti eventuali emanazioni regolamentari a riguardo, in Italia si è definito un iter procedurale al fine di limitare o meglio evitare un uso sistematico e indiscriminato del velo. L’azione di velo volontaria e sistematica contravviene ai principi di lealtà sportiva, in particolare alla norma del fair play, in quanto deliberatamente si cerca di impedire agli avversari la visuale del giocatore al servizio e/o la traiettoria della palla.
Nel caso il primo arbitro ravvisi una azione “volontaria e sistematica” di velo, in particolare quando messa in pratica da tutti i cinque giocatori, provvederà a richiamare il capitano invitando la squadra ad evitare di ripetere il velo nel prosieguo della gara.
La seconda e le successive azioni di velo nel corso dell’incontro verranno sanzionate con la penalizzazione, in quanto si tratta di fallo di squadra (analogia con il ritardo di gioco), con la conseguente perdita dello scambio di gioco

Leandro De Sanctis

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