Bungaro si racconta, canzoni e ricordi

Bungaro si racconta, canzoni e ricordi.
La partecipazione al Festival di Sanremo 2018, insieme con Ornella Vanoni, con il brano Imparare ad amarsi, due anni dopo la canzone colonna sonora di Perfetti sconosciuti (fino allo scorso autunno il film di maggior successo dell’ultimo decennio, venduto per i remake in tutto il mondo) cantata da Fiorella Mannoia hanno fatto scoprire a molti un cantautore e compositore sensibile e delicato, con uno stile tutto suo che gli ha fatto guadagnare un pubblico fedele. Da due anni Bungaro sta girando l’Italia con il suo concerto che richiama il sé bambino, Volevo volare con i piedi per terra. Giovedì sera è tornato a Roma per incontrare il suo pubblico e per dar voce allo sconcerto per il futuro del Teatro De Filippo e della struttura ex Civis da 400 posti letto per studenti che l’arroganza del potere politico vuole calpestare. In quello spazio, nella zona tra lo Stadio Olimpico e Ponte Milvio, una bella nicchia culturale è stata da tempo condannata dalla Regione Lazio poiché il Ministero degli Esteri intende utilizzarla in altro modo
( https://www.ilpost.it/2024/01/17/officina-pasolini-teatro-ministero-degli-esteri-roma/.)
Senza parole, se non di vergognosa conferma del livello di sensibilità della politica, di qualunque colore essa sia.
Il concerto di Bungaro è stata anche un’occasione per sollevare un’altra voce di protesta, come ha detto anche ieri sera il cantante brindisino.
Allestimento semplice ma significativo, Bungaro sul suo sgabello con la chitarre e la voce, affiancato dal jazzista Marco Pacassoni che ha colorato la musica suonando vibrafono, xilofono e percussioni. Un concerto diverso, intimo e intriso di ricordi e omaggi, con le grandi foto sullo schermo alle spalle di Bungaro a sottolineare i racconti e le canzoni. Con semplicità e ironia, Bungaro si è raccontato, condividendo aneddoti sulla genesi di molte sue canzoni, sugli incontri che lo hanno influenzato e sulle collaborazioni artistiche. La mamma, i fratelli, il papà scomparso a soli 44 anni. Il film Stop making sense dei Talking Heads e David Byrne (e la sua cover di Once in a lifetime), Luigi Tenco, Domenico Modugno, la Vanoni e la Mannoia. Il lungo viaggio in macchina a Sanremo per un concorso di giovanissimi che vinse all’età di 9 anni (con la sorella al secondo posto)Ma soprattutto la sua musica, le sue canzoni intense e mai banali.
Entronauta, il suo ultimo album, risale al 2021. Il concerto evidenzia anche la bravura di Marco Pacassoni che è molto più di un “accompagnatore” e regala ritmo e calore.

Volevo volare con i piedi per terra

 “Volevo volare con i piedi per terra” è lo spettacolo che da due anni Bungaro porta in giro per l’Italia. Sul palco accompagnato da Marco Pacassoni al vibrafono, xilofono e percussioni.
Al centro dello spettacolo c’è un bambino – Antonio Calò in arte Bungaro, che si racconta attraverso trent’anni di canzoni – E questo bambino racconta cose che Antonio da adulto non ha mai detto, cose a tratti incredibili. Per farlo prendo in prestito le parole di mia madre, che mi esorta a tirare fuori gli episodi memorabili, le canzoni che ho scritto, gli incontri che hanno attraversato la mia vita a partire da quando, a soli 9 anni, vinsi il Festival di Sanremo dei ragazzi sul palco dell’Ariston.

Ho voluto fortemente suonare ad Officina Pasolini. In questo momento in cui la cronaca ci dice che si è pronti a mettere a rischio lo studentato e il teatro Eduardo De Filippo che ospita eventi di grande qualità, mi chiedo: Dove vogliamo arrivare? La cultura è patrimonio dell’umanità, e questo luogo ormai consolidato da anni non può’ sparire per dare spazio a uffici e sala conferenze, togliendo la possibilità ai giovani di crescere artisticamente e umanamente. Esserci è il mio modo di dire che non sono d’accordo”.

Bungaro, la scheda

Antonio Calò in arte Bungaro è un cantautore elegante e un artigiano della musica che da oltre trent’anni scrive pagine importanti della musica d’autore italiana ed internazionale. Nella sua carriera Bungaro ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Tra questi, 4 Premi della Critica al Festival di Sanremo, Premi Musicultura, 3 Premi Lunezia ed una nomination ai Latin Grammy con Ivan Lins. Nel cinema ha vinto i Nastri D’Argento, il Ciak D’oro e una nomination ai David di Donatello per la canzone dell’omonimo film Perfetti Sconosciuti. Ha scritto e collaborato per artisti internazionali quali: Ivan Lins (Brasile), Youssou N’Dour (Senegal), Miùcha Buarque de Holanda (Brasile), Omar Sosa (Cuba), Paula Morelembaum (Brasile), Alejandro Sanz (Spagna), Guinga (Brasile), Alireza Ghorbani (Iran), Ana Carolina (Brasile), Kay McCarthy (Irlanda),Tinkara (Slovenia). Numerose le sue collaborazioni anche con grandi figure dello spettacolo italiano come Fiorella MannoiaOrnella Vanoni, Eros Ramazzotti, Marco Mengoni, Malika AyaneRonMusica nudaChiara CivelloNeri Marcorè̀Paola CortellesiRocco PapaleoGrazia Di MicheleAmbrogio Sparagna e tanti altri.

La discografia di Bungaro

Album in studio
1988 – Sulla punta della lingua (RCA Italiana, PL 71917)
1990 – Cantare fa più bene (RCA Italiana, PL 74531)
1992 – Ci perdiamo in tanti (RCA)
1994 – Tutto d’un fiato (BMG)
2004 – L’attesa (Aliante/EMI)
2009 – Arte (Egea)
2012 – Il valore del momento (Esordisco/Sony Music)
2017 – Maredentro Live (Esordisco/Sony Music)
2018 – Maredentro: Il viaggio (Esordisco/Warner Music)
2021 – Entronauta

Marco Pacassoni, la scheda

Marco Pacassoni ha collaborato con Michel CamiloJohn PatitucciAntonio SanchezAlex AcunaHoracio “el negro” HernandezSteve SmithBungaroMalika Ayane. E’ stato ospite di numerosi festival jazz, per citare i più importanti: Festival Jazz Lugano (Svizzera), Roccella Jonica Jazz FestivalFano Jazz FestivalLocomotive Jazz FestivalSant’Elpidio Jazz FestivalFestival International de la Musica di Gandia (Spagna), Adams Percussion Festival (Olanda), DrumWorld Festival (Olanda), Amsterdam Marimba Festival (Olanda), Summer Jazz FestivalCasa del Jazz di Roma, Blue Note di Milano, Auditorium Parco della Musica di Roma, Bimhuis Jazz di Amsterdam (Olanda), Bravo Cafè̀ di Bologna, EastShore Jazz Club (Pechino, Cina), La Plantation (Pechino, Cina), Salon 10 (Hong Kong, Cina), Peel Fresco (Hong Kong, Cina), Istituto Italiano di Cultura di Pechino, Osaka, Sydney, Canberra, Brisbane e Hong Kong.

Leandro De Sanctis

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