Soulè, Huijsen, Yildiz, per la squadra Juventus meglio tenerli

Soulè, Huijsen, Yildiz, per la squadra Juventus meglio tenerli.
Il settore giovanile della Juventus negli ultimi anni è diventato una fabbrica se non di campioni, di giocatori degni di giocare e fare bene in Serie A e non solo. Talmente tanti i prestiti in giro per l’Italia, e qualcuno anche all’estero, che ogni volta che si parla di acquisti, si pensa a molti giovani solo come merce di scambio e fonte di guadagno dalla loro cessione.
Ma siamo sicuri che sia conveniente disfarsi di talenti allevati e sbocciati in casa soltanto per fare cassa e poter poi spendere quegli stessi soldi a quella fiera dei sogni che è ancora e sempre il calciomercato?
I due nomi più caldi in tal senso sono attualmente quelli di Matias Soulè, argentino in prestito al Frosinone, e Dean Huijsen, ora alla Roma. Ma c’è anche il turco Yildiz, juventino titolare fisso nella Turchia di Montella. Al Frosinone sono andati in prestito anche Barrenechea e Kaio Jorge, De Winter passerà definitivamente al Genoa (ma potrebbe/dovrebbe poi andare in Premier League), Pellegrini e Rovella sono alla Lazio, Facundo Gonzalez alla Sampdoria di Pirlo, Akè in Svizzera, Barbieri al Pisa, Frabotta al Cosenza, Ranocchia al Palermo. Solo per ricordarne qualcuno. Dragusin era stato dato al Genoa ma è già approdato in Premier League al Tottenham. Magari avrebbe fatto comodo anche alla Juventus, viste le ristrettezze del reparto difensivo.
Ora è chiaro che non tutti i talenti della Next Gen possono restare alla Juventus, ma almeno per qualcuno di loro andrebbero fatti ragionamenti diversi e non guardare soltanto ai milioni che possono fruttare. Milioni che sarebbero immediatamente riversati sul mercato. Ma chi ha detto che un acquisto è per forza migliore di un prodotto casalingo?

Ok bilanci sani, ma la squadra deve avere qualità


Oggi il calcio va così, si pensa alla squadra ma ancor di più si pensa ai bilanci e alle plusvalenze (se ancora la parola non è diventata ostica per il club bianconero…). Però in vista di un’altra stagione che si annuncia complicata e impegnativa per tante ragioni, forse la Juventus farebbe bene a non cedere i gioielli: Yildiz, Soulé e Huijsen soprattutto. Sono giovani e se manterranno le promesse, il loro valore è destinato solo ad aumentare. L’argentino Soulè, che sta giocando un bel campionato col Frosinone (titolare fisso e tanti gol, uomo faro della squadra) ha fatto parlare molto di sé per il fantastico gol realizzato con l’Argentina under 21. Ma soprattutto ha dimostrato di essere affidabile in serie A. Subito dietro, ma solo perché ha giocato meno, il difensore Huijsen, che ha conquistato prima Mourinho e poi De Rossi.

E la difesa potrebbe perdere Bremer

Alle problematiche dei rinnovi e delle scelte sui giovani prestati, si è aggiunto il consistente rischio (o certezza) di perdere il pilastro della difesa, il brasiliano Bremer, per il quale la Juventus mise una clausola compromissoria di entità ridicola, per i canoni della Premier League e dei club più ricchi (non per quelli italiani naturalmente). E così una Juventus che punta a rinforzarsi in vista del probabile ritorno nella Champions League, si troverebbe a perdere l’attuale punto fermo e a dover inventare anche una nuova difesa.
Le chiacchiere da bar, anzi da internet, cercano di acchiappare i clic con le notizie di mirabolanti acquisti, che in realtà ben pochi possono permettersi. E quando si parla di mercato le scempiaggini che appaiono spudoratamente sui social non hanno limiti. Per i “leoncini” da tastiera. forse sotto strani influssi, la Juventus avrà almeno una decina di nuovi giocatori. La realtà è ben diversa.
Basta una stagione di buon livello per scatenare aste, campioni presunti che cambiamo casacca in fretta, spesso fruttando tesoretti, a volte solo rimpianti. Ora Koopmeiners fa gola a tutti, come anni fa Kulusevski, solo transitato in bianconero e ora al Tottenham. L’olandese dell’Atalanta ha dimostrato ampiamente le sue qualità, anche in relazione al nostro campionato, e non sarebbe, credo, un salto nel buio. Ma per tanti altri nomi le incognite non mancherebbero.

Possibile che bastino 30 milioni per perderli?


Perché allora, in una stagione che si spera vedrà la Juventus impegnata di nuovo anche sul fronte europeo, non trattenere Yildiz, Soulè e Huijsen? Ho letto che se arrivano offerte da 30 milioni di euro potranno partire: ma per i club inglesi 30 milioni sono un obolo. E con quelle cifre come potrebbe sostituirli la Juventus? Alla squadra Juventus servono Yildiz, Soulè e Huijsen.
Alla società forse servono più o soldi. Ma se poi la squadra non va, le entrate da competizione caleranno. Si è visto quest’anno quanto costa non disputare la Champions o l’Europa League. E non parlo di Iling Jr, attualmente superiore a Kostic anche se un po’ smarritosi per scarso utilizzo. Di lui si parla poco, considerandolo evidentemente sacrificabile. Il lavoro che attende la società è notevole e non semplice, per dare ad Allegri, perché ha un contratto in essere e sarà ancora lui l’allenatore, salvo un crollo finale che lascerebbe i bianconeri fuori dall’Europa. Si mettano l’anima in pace i suoi detrattori. Molti dei quali dimostrano di non comprendere molto di calcio, di non saper leggere il quadro generale.

Leandro De Sanctis

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