ROMA Parcheggi, aumento del 50% famiglie depredate dal Comune

 https://www.vistodalbasso.it/2013/07/27/roma-marino-il-solito-sindaco-esattore/

L’intenzione era stata annunciata da mesi, poi il “visto salasso” è stato deciso dal Comune di Roma mentre si pensava che i romani fossero in vacanza. Ma dato che i giornali non sono più letti come una volta (e questo esempio che farò ne fornisce una delle spiegazioni) la gente non ha saputo subito, non ha capito. Ma ne ha cominciato a parlare, dal fornaio, al supermercato, al bar. “Se l’hanno detto allora lo hanno fatto…”.
Gli stipendi calano, le pensioni legittimamente prepagate sono sempre meno integrali ed a rischio prelievi forzosi, i posti di lavoro non ci sono più, le speranze della gioventù inghiottite dall’incapacità dei politici degli ultimi trent’anni. Tutto cala, tutto è calato, ma ecco che lo stato stesso, attraverso i Comuni e altro, aumenta. Chi può fare i prezzi, li aumenta. Anche se gli stipendi e tutto il resto è invece calato. Però la tv e i giornali politici (è il caso di dirlo, difficile chiamarli d’informazione, come minimo parziale e zeppa di omissioni, si insomma, la disinformazione quotidiana che la gente non sa più nemmeno riconoscere). Ridicolo leggere certe affermazioni, sentir parlare di ripresa economica del paese (si stavolta lo scrivo con la minuscola…) legata ad 80 euro una tantum.

Ma torniamo al fatto scatenante. Tra pochi giorni aumenteranno le tariffe della sosta a pagamento a Roma. Lo ha deciso il Comune, dunque il sindaco Marino,la cui unica preoccupazione e pedonalizzare zone sempre più ampie del Centro storico. Come se Roma fosse solo quella delle sue passeggiate in bicicletta.
Un aumento non da poco: da 1 euro l’ora a 1,50 euro. Il 50%. Mi chiedo: cosa è che giustifica un aumento del 50% (a parte il fatto che li vogliono e gli servono, ovvio). Ma non trovo alcun aumento di questa portata nelle buste paga di impiegati e operai, nè chi non lavora avrà fondi supplementari.
Ma in questo post mi vorrei attenere alle semplici cifre, non senza aver rimarcato il fatto che (chi non vive a Roma non può saperlo) nella Capitale i mezzi pubblici non possono essere un mezzo di trasporto sicuro in merito agli orari. Bus stracolmi, dagli orari incerti (attese di mezzora e poi due, tre, anche quattro bus che percorrono le stessa linea per abbondanti tratti che sfilano uno dopo l’altro: è sempre stato così…). Metropolitana che, unico caso in Europa credo, cessa il suo turno alle 23.30 cinque giorni su sette, tagliando fuori dal suo utilizzo tutta la fascia di lavoratori semi notturni o notturni.

Ma torniamo alle cifre. L’aumento a 1,50 euro l’ora nella sosta entro le strisce blu sarà accompagnato dall’abolizione delle strisce bianche, che offrivano tre ore di park gratuito a rotazione. Ogni tot posti a pagamenti, per legge, si stabilì che doveva esserci una piccola percentuale di posteggi gratuiti. Legge, o norma, non so, che fu ben presto disattesa dai sindaci Rutelli e Veltroni e che fu ripristinata dal sindaco Alemanno (ed è la cosa migliore che io ricordi della sua gestione). Così come i 4 euro forfettari di mini abbonamento per 8 ore. Un modo di lenire il salasso per gli impiegati e non solo. Ora tutte queste agevolazioni (lo so, ci vuole coraggio a chiamarle così…) sono state cancellate.

Largo alle cifre

Non ho trovato su alcun giornale la valutazione effettiva dell’impatto sui già magri bilanci familiari di questo aumento selvaggio. Nessun commento, nessuna chiosa. Solo la notizia di quanto deciso. Bah, il giornalismo per me è altro.

Allora, proviamo a stilare un bilancio per difetto di quanto dovrà spendere una famiglia romana con lavoratori per parcheggiare la propria automobile.

8 ore lavorative a 1,50 euro l’ora =  12 euro al giorno
12 euro al giorno per 6 giorni lavorativi a settimana = 72 euro
72 euro a settimana x quattro settimane mensili = 288 euro.

Ipotizziamo che oltre a lavorare, la persona spenda 6 ore settimanali nel tempo libero, per andare a cinema, fare la spesa, recarsi in luoghi per obblighi vari, certificati, documenti, acquisti (ok, d’accordo, con i soldi che restano c’è poco da acquistare…), uffici postali, banche eccetera. Sono altri 9 euro di parcheggio.

Totale 1 persona = 81 euro a settimana, 324 euro al mese, 3.888 euro l’anno.

Se in una famiglia lavorano due persone, il salasso park diventa di circa 648 euro al mese, 7.776 euro l’anno per coppia-famiglia.

Penso non servano commenti, e nemmeno ricordare le altre imposte che gravano su automobili, carburanti vari, bolli, assicurazioni. L’automobilista è sempre il cittadino modello, nel senso che è il tartassato per eccellenza. Però ci dicono che il Paese si riprenderà…

Come disse il grande Totò all’onorevole Trombetta: “In galera vi mando!!!!”

https://www.youtube.com/watch?v=k0yfEeYaqFY 

ps: avrà mica ragione quella mia amica che sostiene che questi politici andrebbero parcheggiati, gratis e a scelta, in Siberia o nel deserto?

Il volatile a fianco osserva Roma e gongola: “Almeno io non devo pagare la sosta…”

Leandro De Sanctis

Torna in alto