The Experiment, film su Netflix | Recensione

Nella cineteca di Netflix si può anche ripescare un film del 2010 che si preannunciava interessante sotto il profilo psicologico. The Experiment è uno dei tre film ispirati al reale esperimento messo in piedi da Philip Zimbardo dell’Università di Stanford, negli anni 70.
L’assunto di partenza è semplice: si scelgono delle persone che per due settimane saranno rinchiuse in un edificio adibito a carcere. Alcuni avranno il ruolo di guardie carcerarie, altri di carcerati. Per soldi (in questo film si tratta di 14.000 dollari) dovranno rispettare le regole e vivere secondo il ruolo assegnato, anche senza diritti civili come viene più volte ricordato.

La malvagità dell’uomo

Pur non conoscendo la storia, avevo pochi dubbi su cosa sarebbe successo. Dai a un uomo una divisa e un potere e rivelerà il peggio di sé. Forse non ci voleva un esperimento estremo come quello per comprendere come cambiano i comportamenti. Adrien Brody e Forest Whitaker sono i due protagonisti, uno sarà il carcerato, l’altro la guardia del penitenziario che assumerà in fretta il ruolo di leader. In questo film l’opera di sorveglianza, si fa per dire, è affidata ad una luce rossa che può accendersi se si esagera nei comportamenti, nelle punizioni. Perché chi non rispetta le regole va punito con una pena condivisa da tutti i carcerieri e commisurata alla mancanza. Come è fin troppo facile prevedere la situazione degenererà presto. Ad avviare la discesa agli inferi è l’uomo frustrato e vessato dalla madre, a cui non pare vero di riscattarsi dalla sottomissione diventando aguzzino, psicologico e fisico.
Tra le righe traspare la pochezza intellettuale ed umana di chi affida ad una forza superiore il discernimento, cosa è giusto e cosa è sbagliato. Nella vita normale la religione, all’interno dell’esperimento la luce rossa che non si accende… E quindi legittima il progressivo spingersi oltre il lecito e l’umanamente accettabile.
Alla fine il film mi è parso un’occasione mancata. Sbagliato lasciare i protagonisti dell’esperimento in balia dei loro istinti peggiori, non esercitare un reale controllo non per condizionare l’esperimento ma per salvaguardare la vita di chi ha accettato ed evitare che qualcuno potesse non uscirne vivo.
Alla fine del film si specifica cosa accadde nella realtà a chi promosse l’esperimento. Nonostante le incongruenze e i “buchi” del plot, la prova di Forest Whitaker (soprattutto) e di Adrien Brody è apprezzabile. Così come l’interrogativo sollevato dal film, al di là della sua confezione.

The Experiment, la scheda

THE EXPERIMENT – Usa, 2010. Regia: Paul Scheuring. Interpreti: Adrien Brody, Forest Whitaker, Cam Gigandet, Clifton Collins jr, Ethan Cohn, Maggie Grace, Fisher Stevens. Durata 96 minuti.
Remake del film The Experiment – Cercavi cavie umane. Ispirato al reale esperimento di Philip Zimbardo, che avvenne a Stanford.
* visto in edizione originale con sottotitoli.

The Experiment, il trailer originale

I tre film sull’argomento

Il blog Libri, sogni e realtà, propone un esame comparativo delle tre pellicole reperite dalla curatrice sull’argomento. Il link porterà al suo giudizio sui tre film (contiene spoiler).

https://librisognierealta.it/2018/03/30/the-experiment-film-a-confronto/

Leandro De Sanctis

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