Juventus-Fiorentina 1-0 | Risolve Cuadrado al 91′

Juventus-Fiorentina 1-0 | Risolve Cuadrado al 91′ una partita molto equilibrata e difficile per una Juve molto diversa da quella ammirata martedì scorso in Champions League contro lo Zenit. Non sono mancati nemmeno i problemi di formazione, con Chiellini bloccatosi durante il riscaldamento, Bonucci con un affaticamento muscolare, Szczesny in panchina per una botta rimediata in allenamento. Inedita quindi la coppia di centrali perché accanto a de Ligt gioca per la prima volta da titolare Rugani, I due se la sono cavata: l’olandese ha marcato praticamente a uomo Vlahovic, che non ha combinato nulla. E qualche volta è stato Rugani a francobollarlo: marcature vecchio stampo, opportune dato che Vlahovic era l’uomo più pericoloso della Viola. Così alla fine a rendersi pericolosi in peraltro rare occasioni, sono stati Bonaventura e Saponara. La Fiorentina ha giocato meglio nel primo tempo, nella ripresa la Juventus, che aveva tirato poco nello specchio, è lentamente cresciuta. Ma per il cambio di marcia c’è voluto l’aiuto involontario di Milenkovic. Era già ammonito, è stato lasciato in campo da Italiano che avrebbe potuto sostituirlo visto che già in un’altra occasione aveva rischiato. E quando Chiesa è ripartito in contropiede e lui ha commesso fallo, è scattato il rosso.
I bianconeri hanno capito che le cose potevano cambiare, ma erano loro a dover cambiare. E così nel giro di un quarto d’ora la Juve è riuscita a scuotersi. Un paio di parate non complicate per Perin, altrettanti interventi risolutivi di Terracciano, salvato anche dalla traversa quando Chiesa aveva indovinato un numero dei suoi.
Annullato correttamente per fuorigioco un gol di Morata (particolarmente attivo) da distanza ravvicinata, Allegri ha pescato il jolly in panchina, dopo che all’inizio del secondo tempo Pellegrini aveva rilevato Alex Sandro.
Per tre quarti di gara il pareggio era risultato equo. Ma se poi si considerano i tiri di Chiesa e le parate di Terracciano, l’1-0 finale legittima il successo bianconero,
Non a caso alla fine l’uomo partita è stato Cuadrado, tornato match winner dopo qualche partita in ombra, sostituendo un Rabiot come sempre evanescente e talvolta distratto in difesa (a parte un tiro da fuori area all’9 minuto della ripresa). Il colombiano ha ricevuto palla da Locatelli con la Juve molto presente in area viola. Il balletto, lo scatto verso fondo campo ma senza rimettere indietro la palla: ha tirato in porta trovando subito il piede di Biraghi. La palla come un missile si è infilata tra palo e portiere che aveva pensato di chiudere il varco con il piede. Il tiro di Cuadrado si è invece alzato di quei 20 centimetri necessari perché diventasse il gol dell1-0 e dei tre punti dell’aggancio in classifica ai toscani. La curiosità: quando segna Cuadrado la Juve vince: è successo 15 volte su 16 e il colombiano non segnava partendo dalla panchina dal novembre del 2018, contro il Cagliari.

VAR, falli di mano e cifre: nel calcio non sono oro colato

Detto della bella partita giocata da un McKennie in palla e sicuro di sé, mi piace sottolineare due aspetti, ora entrambi marginali, ma uno avrebbe potuto essere decisivo.
Alla fine del primo tempo Allianz Stadium con il fiato sospeso per uin check del VAR su un fortuito tocco di mano di Danilo. Braccia congrue, senza aumentare il volume del corpo e palla che se non avesse toccato quella porzione di braccio del giocatore che saltava, sarebbe finita sul suo corpo. Non è stato giustamente concesso il rigore, ma lo si è rischiato. E dare un rigore del genere sarebbe stato davvero l’ennesimo insulto al calcio.
Il secondo aspetto riguarda le cifre, che poi nei dopopartita televisivi vengono snocciolate come verità assolute. A volte giustamente, altre meno. E’ chiaro che un tiro che sfiora il palo è ben più pericoloso di un tiraccio alle stelle ma dire che la Juventus ha fatto il primo tiro nello specchio della porta all’86 è fuorviante, ancorché grammaticalmente corretto. I numeri non si interpretano, è verissimo. Ma sta a chi commenta presentare i distinguo.
Dire che la Juventus ha effettuato la sua prima conclusione nello specchio a cinque minuti dalla fine vuol dire cancellare il gol annullato a Morata (ovviamente) ma soprattutto la spettacolare traversa colpita al minuto 75 da Chiesa. Una traversa non è conteggiata tra le conclusioni nello specchio della porta, ma è quasi un gol. Andava specificato. Perché professionalità nell’analisi del calcio è anche non leggere a pappagallo le cifre, a volte rivelatrici, a volte foriere di piccole bugie.
E mi astengo sulla qualità della bordocampista che ha microfono DAZN, che non si cura del ridicolo. Ogni volta che gioca la Juventus ripete le stucchevoli domande allucinanti su una rimonta scudetto juventina (ora che ha 13/16 punti dalle prime due in classifica e 6/9 dal terzo posto!). Le piac tanto sentirsi parlare, almeno dicesse cose sensate,
Altra Juve allora, altre avversarie davanti. L’obiettivo di questa Juve è raggiungere il quarto posto che porta in Champions. Parlare di scudetto significa prendere in giro i telespettatori e i tifosi juventini.

Juventus-Fiorentina 1-0, il tabellino

JUVENTUS (4-4-2): Perin; Danilo, De Ligt, Rugani, Alex Sandro (1′ st Pellegrini); Chiesa, McKennie, Locatelli, Rabiot (33′ st Cuadrado); Morata (43′ st Kai Jorge), Dybala (48′ st Bentancur). A disp. Pinsoglio, Israel, Bonucci, Arthur, Ramsey, Bernardeschi, Kulusevski. All. Allegri

FIORENTINA (4-3-3): Terracciano; Odriozola, Milenkovic, Martinez Quarta, Biraghi; Bonaventura (33′ st Duncan), Torreira (19′ st Amrabat), Castrovilli (34′ st Nastasic); Callejon (30′ st Igor), Vlahovic, Saponara (29′ st Sottil). A disp. Rosati, Cerofolini, Maleh, Terzic, Venuti, Benassi. All. Italiano

ARBITRO: Sozza di Seregno.

MARCATORI: 46′ st Cuadrado

NOTE: Espulsi: 28′ st Milenkovic (F) per doppia ammonizinoe). Ammoniti: Pellegrini, Rugani (J); Martinez Quarta, Castrovilli, Milenkovic, Nastasic (F). Recupero: 5′ pt, 7′ st

Juventus-Fiorentina 1-0. Cuadrado segna al 91′. Foto Juventus.com

Leandro De Sanctis

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