VOLLEY Il ranking Cev è una barzelletta. Ma non fa ridere

http://www.corrieredellosport.it/news/volley/2016/10/04-16056447/volley_-_cev_un_ranking_europeo_inattendibile/

Estendendo il discorso affrontato sul Corriere dello Sport.it (che potete leggere cliccando il link sopra)  il giudizio sull’operato della Cev deve essere ancor più severo. Sarebbe ora che le star della pallavolo, i campioni e le campionesse che il pubblico va a vedere nei Palasport consentendo di attirare sponsor e interessi, avessero più vice in capitolo. Quantomeno i tecnici più in vista. Ma come si fa a considerare seria una CEV (Ca…ate Europee Volley?) che non si vergogna di varare regole talmente poco sportive da produrre un ranking viziato dai criteri di scelta e di conseguenza chiaramente e clamorosamente inattendibile. Anzi, addirittura offensivo per la trasparenza di questo sport. Ma è noto che dove non c’è trasparenza ogni giochino è possibile. Ma forse qui non c’entra la malafede, non c’entrano gli interessi di parte, ma è solo una conclamata manifestazione di incapacità. Certa gente andrebbe mandata a casa (sua), altro che alberghi a cinque stelle e macchinoni, vacanze spesate in giro per l’Europa e per il Mondo, tiraneggando chi di volta in volta organizza eventi, con richieste e pretese ridicole.
Per tacere sulla comunicazione. Ci si chiede a che serva condividere linee guida, invitare a lezioni di comunicazione in teoria apprezzate ma poi puntualmente disattese, quando poi si tradisce la regola base di far viaggiare dal centro alla periferia le informazioni. O la Cev pensa di essere l’Uefa calcistica?

Leandro De Sanctis

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