Sara Anzanello, quattro anni fa l’addio

Sara Anzanello, quattro anni fa l’addio.

Il 25 ottobre di quattro anni fa si spegneva il luminoso e irriducibile sorriso di Sara Anzanello. La pallavolista azzurra campionessa del mondo nel 2002 si arrendeva al male dopo aver lottato fino alla fine, con coraggio.
Il 15 settembre scorso è stato il ventennale di quello storico titolo mondiale vinto a Berlino dalla Nazionale femminile di pallavolo, vinto anche da Sara Anzanello, eclettica centrale utilizzata anche come schiacciatrice.
Nel momento delle celebrazioni per il ventennale di una tappa memorabile e fondamentale per la pallavolo e per lo sport italiano, è mancata solo Sara Anzanello.
Mancata fisicamente, perché in realtà nessuno l’ha dimenticata. Sorrisi, gesti, carezze, parole, abbracci, scherzi; il suo vivere non è volato via con lei, non ha abbandonato i cuori delle sue compagne e amiche pallavoliste.
Il miracolo di Berlino, il libro edito da Calzetti e Mariucci, che ripercorre e analizza quell’impresa, firmato da me e da Pasquale Di Santillo, l’abbiamo dedicato proprio a Sara e ai suoi genitori, mamma Nicoletta e papà Valter. Così come tutte le sue compagne di allora e il ct Marco Bonitta hanno pronunciato commosse parole dedicandole il podcast di prossima pubblicazione, che la Federazione Italiana Pallavolo ha approntato per celebrare adeguatamente quel trionfo. Una medaglia d’oro che dette il via a una nuova epoca del volley azzurro femminile, un ciclo ad alto livello che dura ancora oggi.
Le voci incrinate dalla commozione, gli occhi inumiditi dalle lacrime a stento trattenute dai ricordi: Sara Anzanello è spiritualmente viva per chi la conobbe, la apprezzò, ci visse insieme lunghi mesi di ritiri, tornei, allenamenti.
Sabato a Ponte di Piave, nel Palasport che porta il nome di Sara, c’è stata una giornata nel suo ricordo.
Quattro anni sono già volati via da quel triste giorno, Nella mesta ricorrenza un abbraccio a Nicoletta e Valter e l’invito, a chi non lo ha ancora letto, ad avvicinarsi alla straordinaria figura di Sara Anzanello leggendo il suo libro, uscito postumo, Chiamatemi ancora Anza.
Il modo migliore per scoprire o riscoprire, la storia e la lezione del Grande Puffo, o la Grande Puffa, come presero a chiamarla le compagne di squadra quando si tinse di azzurro i capelli.
Sara Anzanello, la parte mancante di quella meravigliosa Nazionale.

Leandro De Sanctis

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